da Melqart Communication, il protagonista dell'appuntamento di ieri sera di “Restart”, il salotto letterario proposto dal Comitato Provinciale di Agrigento dell'ASI, presieduto da Mario Cucchiara, dal resort Bono Vacanze e dal giornalista Giuseppe Recca. Ad incontrare il pubblico presente a bordo piscina, Gianluca Serra, 41 anni, funzionario dell'Unione Europea, che vive e lavora a Strasburgo. Serra ha realizzato un saggio che colma una lacuna esistente nella letteratura sulle tonnare, permettendo così alla comunità di conoscere la storia inedita di un'attività economica che è parte integrante nella storia della città di Sciacca. Della Tonnara di Capo Granitola, finora, si era scritto poco. A Sciacca, invece, interessanti pagine sulla tonnara erano state dedicate da Salvatore Cantone e da Nicola D'Asaro. Una pubblicazione, quella di Serra, davvero sorprendente perché ricca di informazioni in gran parte sconosciute, di preziose testimonianze e di centinaia di foto d'epoca.
Nella redazione del volume, importante il supporto che l'autore ha ricevuto dall'ex sindaco Fabrizio Di Paola, la cui famiglia, per diversi anni, ha gestito la tonnara di Sciacca, ma anche quella di Palma di Montechiaro ed una in Sardegna. L'epopea della tonnara a Sciacca abbraccia praticamente cinque secoli, dal 1492 al 1954. L'ultima, quella conosciuta da tutti i saccensi per il caratteristico fumaiolo sulla spiaggia, è quella di costruzione più recente, mentre la precedente era sita dove, ancora oggi, sorgono i ruderi dell'antico molino pastificio saccense, vicino al porto. Negli ultimi anni di attività prima della chiusura, la tonnara venne gestita da un imprenditore trapanese e dal trapanese venivano anche le maestranze che vi lavoravano. L'Autore, Gianluca Serra, invita quanti coloro abbiano ricordi o foto d'epoca della tonnara in attività a contattarlo per arricchire i propri studi e pubblicazioni. Un incontro interessante per riscoprire un aspetto importante della storia economica di Sciacca, per troppi anni quasi caduto nell'oblio.