di Sciacca, chiede oggi il motivo per il quale il prezioso e antico Reliquiario che custodisce le cosiddette Sacre Spine, conservate presso la Chiesa di San Michele di Sciacca, non viene mai preso in considerazione ed inserito nel programma delle peculiarità da mostrare ai turisti che giungono in città nell'ambito della manifestazione denominata "Le Vie dei Tesori".
Vincenzo Mandracchia, autore di un recente libro che racconta proprio la storia di questa importante reliquia custodita a Sciacca, scrive "in queste tre edizioni de Le Vie dei Tesori a Sciacca, nessuno ha mai pensato di inserire le Sacre Spine e il suo artistico reliquiario (di oltre due secoli) tra i tesori della nostra città? L'auspicio è quello che, chi fa turismo e cultura, prenda in considerazione sia l'importanza delle Sacre Spine che ci vantiamo di avere sia il cosiddetto turismo religioso, che tanto può portare all'economia di Sciacca in termini di presenze e ricettività".
Mandracchia, nella nota, ripercorre brevemente alcuni momenti storici per sottolineare l'importanza della reliquia conservata a Sciacca: "Nel 1386 Eleonora D'Aragona e Guglielmo Peralta, signore di Sciacca e val di Mazara, conte di Caltabellotta, donarono al Monastero Dell'Itra due Sacre Spine staccate dalla corona di spine che nel 1239 fu portata a Parigi da Luigi IX. Queste reliquie, nel corso dei secoli passati, hanno avuto una grande riverenza e venerazione e fanno parte integrante della storia della città di Sciacca. Le Sacre Spine di Sciacca, portate in Italia da Carlo I D'Angiò, vista la provenienza e i documenti consultati, sono tra le più credibili e veritiere tra quelle che si trovano in Italia e oggi si venerano nella chiesa di San Michele".
"Non si capisce perché - continua Mandracchia - le istituzioni e associazioni che si occupano di cultura e turismo a Sciacca, non mettano in risalto l'importanza delle sopracitate reliquie. Ricordando che in città come Andria, San Giovanni Bianco (Bg) e altre località dove sono venerate le Sacre Spine, queste portano in dote durante l'anno, decine di migliaia di turisti".
"Le Vie dei Tesori" servono meritoriamente affinché il cittadino si riappropri dei "tesori" che la città offre, facciamo in modo di riappropriarci anche di questa preziosa e storica reliquia.