Politiche Sociali e del Lavoro, Antonio Scavone, finanziato nell’ambito dei fondi Emergency della Commissione Europea in partenariato con il Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali. All’incontro, presieduto dal Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, hanno partecipato i Sindaci dei Comuni interessati, i vertici delle Forze di Polizia e i rappresentanti dell’Azienda Sanitaria provinciale, delle Organizzazioni sindacali e del mondo datoriale. Il progetto, che sarà operativo a breve in provincia, ha come destinatari le persone immigrate regolari presenti presso insediamenti informali del territorio agrigentino. Saranno attivati:
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un Servizio di Unità Mobile di Assistenza e presidio di salute, di alfabetizzazione sanitaria e socio-sanitaria e di prevenzione;
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un servizio di trasporto gratuito che prevede l’utilizzo di 6 van da 9 posti (incluso il conducente) per il trasporto di lavoratori stagionali dalle abitazioni e/o insediamenti informali ai luoghi di lavoro e ritorno.
I territori interessati sono quelli dei Comuni di Caltabellotta, Campobello di Licata, Canicattì, Naro e Ribera e le azioni riguarderanno la prevenzione sanitaria e socio-sanitaria a tutela dei lavoratori stranieri e di tutta la popolazione autoctona e la mobilità connessa al lavoro al fine di spezzare le logiche di reclutamento del caporalato. Nel corso dell’incontro ha trovato ampia condivisione la proposta lanciata dall’Assessorato Regionale di istituire la cosiddetta R.E.L.A.Q, Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, che si prefigge la finalità di innalzare il livello qualitativo delle Aziende agricole, attraverso la possibilità di iscrizione alla suddetta rete alle imprese virtuose che si distinguono per il rispetto della normativa in materia di lavoro, sicurezza sociale e fiscale ed attraverso la concessione del “bollino di qualità” alle Aziende agricole che, avendone i requisiti, aderiscono alla rete.