“Costituzione e Legalità” con l'inaugurazione della cosiddetta “Scala della Legalità”, iniziativa proposta e realizzata dall'Istituto Comprensivo “Roncalli”, guidato dal dirigente scolastico Vito Ferrantelli, e che si è svolta in tutti i comuni dove insistono i plessi dell'Istituto, ossia a Burgio, Caltabellotta, Villafranca Sicula e, appunto, Lucca Sicula. Si sale, con rispetto e senso civico, sui gradini che riportano i nomi dei martiri morti per mano mafiosa, con un pensiero accorato che è stato rivolto anche al sindacalista saccense Accursio Miraglia. Scale della memoria che sono state poste dinanzi gli ingressi ai Palazzi Comunali o dinanzi plessi scolastici.
Il progetto, coordinato, tra gli altri, dal docente Giuseppe Catalano, all'inaugurazione, nei vari Comuni, ha registrato la presenza delle autorità civili, religiose e militari, dei sindaci Salvatore Dazzo per Lucca, Domenico Balsamo per Villafranca, Francesco Matinella per Burgio e Calogero Cattano per Caltabellotta, degli studenti, oltre a quella di insigni ospiti come Giovanni Impastato, fratello di Peppino, don Giuseppe Livatino, che ha curato il processo di beatificazione del magistrato Rosario Angelo Livatino, della docente Rosaria Cascio che ha parlato, in particolar modo, della figura di don Pino Puglisi, ma anche di Giuseppe Palilla, Roberta Gatani, Salvatore Borsellino, Michele Costa e Rino Cascio. A Caltabellotta, invece, spazio al “Giardino della Legalità”, un'area verde posta dinanzi il plesso “De Amicis” e intitolata alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino. Tra i nomi riportati sui gradini di queste scale, oltre a quello di Accursio Miraglia, quelli di Giuseppe Fava, Paolo Bongiorno, Paolo e Giuseppe Borsellino, Libero Grassi, Francesca Morvillo, Cesare Terranova, Rocco Chinnici, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Gaetano Costa e tanti altri. Obiettivo del progetto non soltanto quello di educare alla legalità, ma quello di fare memoria, ricordare la vita e il sacrificio di queste donne e di questi uomini, che non hanno esitato a rischiare tutto pur di difendere i valori e lo Stato in cui credevano. Un'iniziativa importante e dall'alto valore simbolico che sicuramente è stata molto sentita ed apprezzata dagli studenti e dalle comunità di Burgio, Lucca, Villafranca e Caltabellotta.