pomeriggio è tornata a stringersi attorno alla sua patrona, Maria Santissima del Soccorso, nella tradizionale processione di Ferragosto. L'attesa era tanta e la partecipazione popolare, come era facilmente prevedibile, è stata straordinaria. È tornato a svolgersi quello che in assoluto rappresenta il momento più importante e sentito del 15 agosto a Sciacca. Il simulacro è finalmente uscito dalla Basilica dopo due anni e mezzo, l'ultima processione prima che la pandemia sconvolgesse la vita e le abitudini di ogni singola comunità risaliva infatti al 2 febbraio del 2020, e il popolo di Sciacca è tornato a rivolgere le proprie preghiere alla Madonna e invocare la sua benedizione tra le vie cittadine. Tantissimi i saccensi, ma anche i turisti, che hanno accompagnato il simulacro fin dal momento dell'uscita, alle 19, dalla Chiesa Madre. L'uscita del simulacro dalla Basilica è stata preceduta dalla recita, ad opera di Salvatore Monte, della poesia "Cunnucemu la Madonna", i celebri versi del poeta Vincenzo Licata in omaggio alla patrona della città.
Una processione che si è poi snodata sul tradizionale percorso del centro storico. Come sempre suggestivo il passaggio dalla via Pietro Gerardi.
In via Giuseppe Licata la tradizionale fumata a ricordo dell'evento miracoloso che proprio in quel luogo liberò nel 1626 la città dalla peste.
E' proprio in via Giuseppe Licata che sono iniziate per i portatori della Madonna le maggiori difficoltà nel trasportare il simulacro. Tanti i fattori che hanno inciso: le temperature proibitive della giornata di ieri caratterizzata da un elevatissimo tasso di umidità, con diversi interventi anche dell'ambulanza del 118 per soccorrere gente colta da malore, giovani portatori alla loro prima esperienza e la grande partecipazione popolare. Tutto ciò ha comportato delle soste aggiuntive fuori programma e non sono mancati momenti di apprensione tra la folla. Ma alla fine i portatori della pesantissima vara ce l'hanno fatta ed uno dei momenti più attesi è stato quello del rientro del simulacro in Basilica, preceduto dal canto dall'Ave Maria di Tiziana Sinatra.
Un momento religioso che ha registrato una straordinaria partecipazione di fedeli, oltre alle massime autorità civili, militari e religiose della città con a capo l'arciprete padre Giuseppe Marciante, a dimostrazione di quanto sia forte e radicato il legame che unisce la comunità saccense alla sua patrona. E' dal 1848 che la Madonna del Soccorso viene portata in processione anche il 15 agosto, oltre al 2 febbraio, a suo tempo istituita per i saccensi costretti ad emigrare all'estero e che a Sciacca tornavano e tornano durante la stagione estiva.