il comune di Montevago celebra le sue eccellenze in occasione della festa della vendemmia, giunta alla venticinquesima edizione, in programma sabato 10 e domenica 11 settembre per rievocare i momenti che hanno fatto la storia del vino in questo territorio: nel cuore del paese vecchio distrutto dal terremoto del 1968 si riuniranno agricoltori e vignaioli che porteranno l’uva frutto della vendemmia per ripetere il rito della pigiatura insieme a famiglie e bambini proprio come si faceva un tempo. Coinvolti gli attori protagonisti del territorio nella due giorni dedicata al vino e a tutte le sue diverse sfumature: di grande importanza il seminario “Donne e vino - imprenditoria femminile settore vinicolo” a cura de Le Donne del Vino, le visite ai luoghi della memoria, alle famose terme della città, alle cantine e agli oleifici del territorio anche tramite un percorso ciclistico pensato per l’occasione. Un’iniziativa di valorizzazione e promozione voluta dal Comune di Montevago e realizzata con il sostegno dell’assessorato regionale all'agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea e delle istituzioni del territorio: “Il vino è sempre stato figlio della tradizione culturale ed economica del nostro paese, dichiarano il sindaco Margherita La Rocca e l’assessore al ramo Vita Anna Saladino. Questo evento vuole celebrare le migliori eccellenze belicine, rilanciando il turismo nella nostra città. Iniziative del genere sono importanti e strategiche non soltanto per promuovere il territorio ma soprattutto per sensibilizzare cittadini ed agricoltori verso il futuro economico che ci apprestiamo ad affrontare”. Due giorni intensi che vedranno anche momenti di riflessione collettiva sull’imprenditoria vinicola nella valle del Belìce. Il seminario dedicato all'imprenditoria femminile nel mondo vitivinicolo si svolgerà sabato alle 18:45 presso l’aula consiliare. A seguire, le performance musicali dei Sensazione Sonora e domenica 11 settembre dei We Man. Infine, in entrambe le serate, i banchi di degustazione dei vini a cura degli Enonauti con le cantine del territorio ed i banchi di assaggio con ristoratori e prodotti tipici locali.