con il Presepe Vivente di Caltabellotta che quest'anno, per la sua XXVII edizione, vede in scena per le vie dell'antico borgo Agrigentino, sessanta tra attori e musicisti diretti dal regista Marco Savatteri.
A numero chiuso i prossimi due appuntamenti di oggi, giovedì 5, e venerdì 6 gennaio.
Lo scorso 26 dicembre, l'arrivo a Caltabellotta di circa ottomila persone, ha messo a dura prova la macchina organizzativa per quanto messa a punto ed ora ulteriormente potenziata; da qui, la decisione del Comune d'intesa con il comitato organizzativo di limitare l'accesso a 1.800 spettatori per serata. L'obiettivo è garantire a tutti una fruizione ottimale dello spettacolo, delle degustazioni e dei servizi a supporto.
Il coupon di ingresso acquistabile al link del sito delle Vie dei Tesori, partner del progetto, comprende sia il percorso teatralizzato che le quattro degustazioni. L'evento, inserito tra quelli di massima rilevanza turistica dall'assessorato al Turismo della Regione siciliana, vede la collaborazione di tutte le cinque associazioni del borgo e ha come partner Le Vie dei Tesori, del cui circuito dei borghi Caltabellotta fa parte. Il borgo-gioiello di Caltabellotta, d'altra parte, sembra già di per sé un presepe, con il suo dedalo di stradine medievali a mille metri di altitudine, dominate dalle rovine del castello normanno, dall'eremo intitolato a San Pellegrino e dalle necropoli Sicane. Sessanta tra attori e musicisti, professionisti e abitanti del luogo, mettono in scena il miracolo della Natività tra le stradine del paese, dove le vecchie casupole contadine scavate nella roccia sembrano la Betlemme di duemila anni fa e dove le degustazioni (macco di fave, salsiccia e vino, pane e olio, ricotta formaggio e olive) sono stazioni di un percorso spettacolarizzato, tra musica e luci. «Siamo contenti e orgogliosi - dice il sindaco Calogero Cattano - di essere riusciti a coinvolgere quante più associazioni del luogo. Caltabellotta, con la sua storia, i suoi monumenti e le sue bellezze, saprà regalare magiche emozioni a quanti verranno a trovarci».