restituzione grafica di ben 450 km di sentieri e trazzere che toccheranno tutti i 29 centri che costituiscono il Distretto Rurale di Qualità Sicani. Il progetto sarà supportato e finanziato dal Gruppo di Azione Locale Sicani e prevede un portale ed un’applicazione per fornire ai camminatori quante più notizie possibili, come tracce da seguire o scaricare, e informazioni su dove dormire e mangiare. Si vogliono sostenere, insomma, e potenziare cammini e camminatori, alla riscoperta dei borghi interni, ma non per questo meno belli della Sicilia. Il tutto sarà corredato, ovviamente, da segnaletica convenzionale sui sentieri e tutto quanto il necessario per facilitarne la fruizione. A questo si aggiunge, sempre nei Sicani, l’imminente partenza, nelle prossime settimane, di progetti di rete che prevedono educationals destinati a visite di operatori stranieri e nazionali, e stampa di settore. Un progetto ambizioso, quello di “SicaniAPPedi”, attraverso il quale si vogliono mappare strade alternative per raggiungere, a piedi, i 29 borghi che costituiscono il Gal Sicani. Domenica 15 gennaio, partirà il primo gruppo, in via sperimentale, che coprirà il primo tratto da Raffadali a Santa Elisabetta, con partenza da Monte Guastanella. I programmi saranno fatti di itinerari a piedi, ma non solo; anche di incontri con la gente del posto, artisti ed artigiani, visite alle piccole aziende locali, degustazioni, e tanto altro.
I gruppi di camminatori, raccontano gli operatori sicani, rappresentano, quindi, un importante target che ha sempre permesso di lavorare anche lontani dalla stagione estiva tradizionale.
Non è tutto. Il Gal Sicani, presieduto da Salvatore Sanzeri, ha avviato o sta per avviare opere per oltre 4 milioni di euro per progetti di riqualificazione e di promozione di itinerari turistici integrati nei Comuni che compongono il Distretto Rurale di Qualità: 28 partenariati pubblico-privati, 29 comuni, 60 associazioni e più di 500 imprese varie hanno messo in campo idee e proposte per l’organizzazione dell’offerta turistica e la tutela del patrimonio storico, artistico e ambientale, con l'obiettivo di implementare la sostenibilità e la fruizione di questi luoghi agrigentini e palermitani.