un'opera speciale a metà strada tra cinema ed arte contemporanea del regista francese Clément Cogitore e dedicata alla celebre "isola che non c'è". Una proiezione che si inquadrava nell'ambito della tappa palermitana del festival itinerante "Rendez-vous", dedicata proprio al cinema francese. Già proposta lo scorso anno in un evento al Museo Madre di Napoli, l'idea di realizzare una pellicola su "Ferdinandea" a Clément Cogitore è venuta dopo avere sfogliato il libro edito da Sellerio "Dell'isola Ferdinandea e di altre cose", di Salvatore Mazzarella, la cui prima edizione risale al 1984. Abbiamo chiesto a Toni Russo, che ieri è andato a seguire questo importante evento, di intervistare per noi Clément Cogitore.
È una storia suggestiva quella dell'isola Ferdinandea, una autentica metafora di ciò che c'è ma che al tempo stesso non è. Nel 1831, tra la Sicilia e la Tunisia, al largo di Sciacca, emerse un’isola che attirò l’attenzione delle potenze europee, battezzata "Ferdinandea" dal Regno delle Due Sicilie, "Julia" dai francesi, "Graham" dagli inglesi, "Nerita" dai tedeschi. Cinque mesi dopo, l'isola vulcanica sparì di nuovo e oggi si trova pochi metri sotto la superficie del mare. Il lavoro su questa pellicola di Cogitore si è svolto per gran parte in Sicilia nell'estate del 2020 e ha beneficiato del sostegno di vari musei di scienze naturali ed istituti di ricerca.
Toni Russo, che ha presentato al comune un progetto per una grande manifestazione culturale da tenersi nel mese di luglio dedicata a Ferdinandea, ha invitato e chiesto a Cogitore di potere disporre della pellicola così da poterla proporre durante quell'iniziativa.