dove è tornato l'appuntamento con le Sette Parole, un momento che precede i riti del triduo pasquale e che negli anni passati veniva proposto alla Chiesa del Giglio. "Crucifixus", questo il nome dello spettacolo di Salvatore Monte, ripropone le ultime ore di agonia di Gesù Cristo in chiave teatrale attraverso una edizione delle Sette Parole rinnovata e rivista, in forma di celebrazione musicale. Le sette parole sono quelle pronunciate da Cristo sulla croce quando, nel momento della sua morte, ha avuto la forza di pronunciare sette piccole frasi, chiamate appunto le sette parole, che scandiscono gli ultimi istanti di vita di Cristo inchiodato sul legno della croce, gli istanti in cui l'asfissia lentamente lo sta strangolando. La loro densità è tale da aver sollecitato nei secoli una imponente riflessione teologica e spirituale e da aver conquistato anche la cultura occidentale che nelle sette parole ha condensato il mistero universale dell'esistere, del soffrire, del morire e dello sperare. Le scelte scenografiche di "Crucifixus" mirano a valorizzare ogni angolo della Chiesa della Badia Grande, autentico gioiello della città di Sciacca messo a disposizione dal Museo Diffuso dei 5 Sensi che custodisce il bene e lo rende fruibile. Si replica stasera, sempre alle ore 21.