Torna a sollevare la questione la sezione saccense di Italia Nostra, l'associazione che nei mesi scorsi si e' fatta promotrice di una raccolta di fondi, denominata “Riapriamo la biblioteca”, destinati all'acquisto di scaffalature necessarie per il trasferimento parziale della biblioteca all'interno dell'ex istituto Sant'Anna. Trasferimento che e' stato effettuato a fine luglio dopo che sono stati raccolti 2500 euro attraverso l'adesione alla campagna di sensibilizzazione e contestuale raccolta di fondi da parte di istituzioni scolastiche e associazioni cittadine. Ma all'interno dell'istituto Sant'Anna, com'e' noto, e' stata trasferita solo la parte moderna della biblioteca. Il Fondo Antico continua ad essere custodito all'interno della biblioteca di palazzo di citta' e, malgrado un funzionario della Soprintendenza ai Beni Culturali, a seguito di un sopralluogo, abbia dato il via libera alla riapertura, la struttura continua a rimanere chiusa. Pare che i problemi siano legati alla mancanza di personale che adesso viene tutto impiegato al complesso Sant'Anna. Tutto cio', osserva l'architetto Calogero Segreto nella nota indirizzata oggi al sindaco Francesca Valenti, rischia di mortificare e vanificare lo sforzo compiuto da quanti si sono prodigati nella sottoscrizione di “Riapriamo la biblioteca”. Italia Nostra chiede pertanto che parte del personale della biblioteca distaccato al complesso Sant'Anna venga impiegato per garantire l'apertura giornaliera del Fondo Antico e, se nel frattempo, siano stati predisposti da parte dell'amministrazione interventi presso la struttura necessari per realizzare condizioni ambientali piu' consone alle necessita' di una biblioteca storica. La chiusura non puo' piu' essere tollerata, conclude Calogero Segreto, considerato il valore storico - culturale ma anche turistico che il luogo riveste.