il carcere tra giustizia, perdono e misericordia. Questo il titolo del libro di don Vittorio Trani, scaturito da una conversazione con Stefano Natoli e Agnese Pellegrini, pubblicato da Edizioni Paoline, e che è stato presentato ieri a Sciacca, in mattinata all'interno di uno dei progetti di lettura della casa circondariale, e nel pomeriggio in un ulteriore incontro che si è svolto al Circolo Garibaldi.
Padre Vittorio Trani, da ormai cinquant'anni, è un vero e proprio testimone vivente delle trasformazioni avvenute (e di quelle mancate) in un mondo, quello del carcere, che per tanti resta, purtroppo, un oggetto ancora misterioso. Lo scopo del libro - conversazione appassionata e appassionante fra un cappellano e due giornalisti -: far luce sull'aspetto umano dell'esperienza detentiva e sulla necessità - che impegna tutti, nessuno escluso - di approcciarsi ai temi della pena e dell'esecuzione penale nel solco tracciato dalla nostra Carta Costituzionale. Una sorta di diario del carcere e sul carcere scritto attraverso l'incontro quotidiano con le persone recluse e con le loro storie intrise di sofferente umanità. A conversare con il prelato ieri sono stati il collega giornalista Filippo Cardinale, la psicoterapeuta Maria Grazia Bonsignore e due avvocati: il presidente della Camera penale di Sciacca Aldo Rossi e la presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati Maria Carmela Bacino. Vi proponiamo un frammento della presentazione.