è questo il filo sottile che unisce i musei di Santa Margherita di Belìce, ieri aperti in occasione della campagna musei gratis per la festa della Repubblica. Dal museo della Memoria, che rievoca la tragedia del terremoto del 1968 all'interno della Chiesa Madre, trasformata una ventina d'anni fa in un mausoleo del ricordo di quanto accaduto nel gennaio di 54 anni fa, a ciò che invece raccoglie l'eredità letteraria di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, compreso il manoscritto del suo capolavoro "Il Gattopardo", il romanzo italiano più tradotto nel mondo. Se oggi Santa Margherita è luogo privilegiato della Cultura lo si deve a Tanino Bonifacio, che ieri ancora una volta si è trasformato nel 'Cicerone' privilegiato dei visitatori, soffermandosi a narrare la storia della tragedia e quella della bellezza dell'arte da cui proviene questo territorio.