artista saccense che da 27 anni risiede in Francia dove ha iniziato la sua attività artistica dopo il diploma conseguito presso l'istituto statale d’arte Bonachia di Sciacca, oggi liceo artistico. In esposizione, fino al 6 agosto, ci sono 20 acquarelli e 5 oli su tela, una piccola parte di una produzione artistica che in Francia sta ottenendo un certo interesse da parte dei critici. 20 personaggi che rappresentano un omaggio alle opere di Filippo Bentivegna ma anche alla città di Sciacca. La mostra, non a caso intitolata “Testimonianze”, vuole infatti testimoniare l'ammirazione di Tramuta per lo straordinario patrimonio artistico e culturale di Filippo Bentivegna, patrimonio che il Castello Incantato ha saputo valorizzare, e l'affetto e l'amore dell'artista per la propria città. “Testimonianze” nasce proprio dopo una visita effettuata lo scorso anno da Franco Tramuta al Castello Incantato insieme ad alcuni amici francesi. Soffermatosi, in particolare, su due aspetti delle opere di Bentivegna, ossia la stilizzazione e la monocromia, Franco Tramuta, una volta tornato in Francia, ha iniziato a disegnare e a realizzare i 20 personaggi che fanno parte della mostra. La quale è anche un omaggio a storie tutte saccensi e siciliane come i film di Pietro Germi, la leggenda di Bettu Ammareddu che individuò il corallo nei fondali del mare di Sciacca, ed il libro di Paolo Erasmo Mangiante “L’albero del barbagianni“. Tanta gente ieri sera alla inaugurazione della mostra, soprattutto tanti vecchi amici di Franco Tramuta che seguono con attenzione la sua attività artistica, la sua originalità e la sua creatività, anche lui, come tanti altri saccensi, ambasciatore della Sicilia artistica del mondo.