quella di dare leggerezza e spensieratezza al pubblico che numeroso ogni volta accorre. E anche ieri sera sicuramente la compagnia teatrale amatoriale Scialò ha centrato l'obiettivo riuscendo a suscitare sorrisi e ilarità con la nuova commedia Per virtù dello spirito santo. Testo in due atti, scritto e diretto da Tonino Genuardi, ambientato negli anni '80 con le vicende che ruotano tutte intorno ad una chiesa e alla sua comunità parrocchiale che puntualmente ogni domenica si riunisce a messa.
Occasione questa di scambi e di incontri, ma anche di intrecci e legami che nascono per interesse.
A far gola alle nubili della comunità è un giovane molto benestante di una famiglia tanto in vista del paese, ma succube del carattere forte della madre, da cui dipende. L'obiettivo sarà quello di accaparrarsi le sue ricchezze. E il tutto sembrerà possibile alle nubili della parrocchia quando nella vita della comunità, farà irruzione un mago e la sua compagna. Da quel momento sacro e profano si scontreranno per dar vita a scene esilaranti con alcuni caratteristi della compagnia, capaci ogni volta di suscitare ilarità e divertimento. Sono 12 gli attori in scena, Fabio Venezia è un imbranatissimo Renzino Cazzillo, Alessandro Di Stefano un parroco molto sui generis, Carmelo La Greca il mago imbroglione, che stringe un accordo con la scultrice, Francesca Cirafisi.
Insomma un intreccio arricchito dalla bravura e dalla capacità dei componenti di Scialò di dare mimica e ritmo alla scena.
Per virtù dello Spirito Santo torna in scena stasera alle 21 all'atrio inferiore per la replica con un atrio inferiore del comune che si annuncia di nuvo colmo di pubblico, di tutti quegli spettatori che di anno in anno, puntualmente, seguono le vicende e la leggerezza portate in scena da Scialò.