alla terza edizione dei Borghi dei Tesori Fest, manifestazione che intende promuovere il turismo anche nei piccoli centri siciliani, ricchi di arte, cultura e prodotti enogastronomici d'eccellenza. In ordine alfabetico, Bivona, Burgio, Caltabellotta, Montevago, Naro, Sambuca di Sicilia, Sant’Angelo Muxaro e Santo Stefano Quisquina si prepano ad ospitare i visitatori per tre fine settimana, ossia quelli del 26 e 27 agosto – 2 e 3 settembre – 9 e 10 settembre, sempre di sabato e di domenica. Rispetto allo scorso anno, in generale, ci sono anche delle new entry. Si tratta dei piccoli centri di Balestrate, Bisacquino, Calascibetta, Camporeale, Custonaci, Sclafani Bagni e Tripi. Diverse le esperienze che potranno essere effettuate, con particolare rilevanza attribuita alla Sicilia interna ed a quella dei Monti Sicani.
A Santo Stefano Quisquina, ad esempio, si potranno fare dei trekking tra arte e corsi d’acqua, alla scoperta dei luoghi legati a Santa Rosalia, a partire dall’eremo immerso nel bosco. A Bivona non si potrà perdere l’antico quartiere ebraico riqualificato, le belle chiese e la cinquecentesca Torre dell’Orologio. A Sant’Angelo Muxaro, regno di re Kokalos e di Kamicos, si ascolterà un particolarissimo concerto di Libero Reina, ma si parteciperà anche a un tour esperienziale a contatto con le famiglie e gli artigiani del borgo. A Burgio, dove ritorna la storica fonderia che realizza campane dal Cinquecento, si visiterà la cripta dei Cappuccini scoprendo alcune delle mummie meglio conservate dell’isola. A Caltabellotta all’Eremo di San Pellegrino vi racconteranno di un drago carnivoro che abitava le viscere della montagna sopra il villaggio di Triokala. A Sambuca di Sicilia si potrà salire fin su monte Adranone e si potrà partecipare alla vendemmia turistica. Completano i borghi agrigentini Montevago, in cui il vecchio borgo distrutto dal terremoto del 1968 è diventato un museo en plein air di murales dal forte significato etico, e la barocca Naro, la “Fulgentissima” amata da re Federico II, dove apre per la prima volta la vasta necropoli paleocristiana immersa in un lussureggiante giardino di agrumi.
Tre weekend, 37 borghi in totale sparsi come tessere di un unico mosaico siciliano, circa 200 tra siti, passeggiate ed esperienze e 400 giovani coinvolti per raccontare una Sicilia del tutto sconosciuta che va dalle Madonie ai Nebrodi, da una punta all’altra.