"Sciacca, un sogno fatto in Sicilia", il film diretto da Michela Scolari e prodotto, tra gli altri, da Rai Cinema ed Adam Leipzig (già produttore de "L'Attimo fuggente"), insieme alla Sicilia Film Commission. Produttrice esecutiva del film la giovane bisacquinese Elena Costa, mentre tra i distributori della pellicola c'è anche la Vertigo Srl, del patron della Multisala Sino Caracappa. Una prima proiezione giunta dopo la conferenza stampa di due giorni fa al Torre del Barone e, ieri sera a San Michele, alla presenza di tanto pubblico, quello che nei giorni scorsi si era prenotato attraverso la piattaforma online 2ticket organizzata dallo stesso gestore del cinema. Una prima proiezione, quella di ieri, alla presenza della stessa regista e di alcuni degli attori del cast, che prima di cominciare si sono intrattenuti per qualche minuto con gli spettatori, ribadendo la loro gioia per essere riusciti a portare a termine un progetto cinematografico nel quale hanno creduto molto.
Presenti alla premiere ieri sera anche il sindaco Fabio Termine e diverse delle comparse reclutate a Sciacca dalla produzione e che sono finite nel lungometraggio. La storia è sentimentale, e il fatto che nello stesso titolo sia presente il nome della città di Sciacca ne suggella il valore culturale per questo territorio, che era già stato immortalato (come set e anche come numero di comparse) sessant'anni fa con il film di Pietro Germi "Sedotta e abbandonata" e 16 anni prima con il capolavoro neorealista "In nome della legge", diretto anche quello dal grande regista genovese.
Fuori dalla Multisala Badia Grande ieri sera c'è stato il momento dell'happening e delle foto di rito. Presente anche Marcello Mangia, proprietario di Sciaccamare, che è stato main sponsor del lungometraggio. La proiezione di "Sciacca un Sogno fatto in Sicilia" proseguirà alla Multisala Badia Grande da oggi con 4 spettacoli al giorno: alle 17, alle 19, alle 21 e alle 22,45. È consigliabile prenotare il proprio posto a sedere attraverso la piattaforma 2tickets, oppure naturalmente al botteghino.
Al di là dell'aspetto artistico, questo film si è trasformato naturalmente in un fenomeno sociale e di costume per una città di Sciacca che, come è noto, lo scorso anno si trasformò in set a cielo aperto per le riprese in centro. Ma il territorio interessato dalle riprese del lungometraggio è stato ben più ampio, avendo interessato (e non poteva essere altrimenti) anche la meraviglia del parco archeologico di Agrigento, con qualche posa girata anche a Favignana. Una opportunità di promozione per il territorio saccense, soprattutto nei confronti del pubblico statunitense, a cui il film è principalmente diretto. Si è trattato anche dell'ultimo lavoro cinematografico di Vincenzo Catanzaro, l'autore, attore e regista saccense morto nelle settimane scorse.