domani in occasione del terzo ed ultimo weekend delle Vie dei Tesori in un percorso dall’antica Cadda fino a San Leonardo dove è stato avviato un progetto di rigenerazione urbana di quello che un tempo era il quartiere a luci rosse. Ma sarà anche un’occasione per camminare nei vicoli alla ricerca dei ceramisti, si visiteranno botteghe e laboratori per assistere alla lavorazione della ceramica, la scalinata a zigzag di mattonelle colorate nel quartiere dei marinai dove verrà raccontata la leggenda di Bettu Ammareddu e della scoperta del corallo.
Ma oggi e domani saranno anche le ultime occasioni anche per entrare alla Badia Grande dove ci si affaccia dal vertiginoso matroneo; al Palazzo dei Gesuiti, al Museo del Mare del complesso Fazello dove sono esposte le opere di Franco Accursio Gulino dedicate all’isola Ferdinandea; all’antichissima chiesa di San Nicolò La Latina, alla Chiesa del Purgatorio che un tempo era collegata con un “comunichino” al “ritiro” delle prostitute pentite; alla Chiesa dell’Itria, che ospita le tombe dei nobili avversari, Peralta e Luna, e alla chiesa del Collegio.
Se il Museo del corallo Nocito è un racconto di storia artigiana di quattro generazioni, le collezioni preziose del Museo d’arte sacra narrano la devozione saccense. Infine, uno sguardo alla città dall'alto, e precisamente dai tetti della chiesa del Carmine o dalla torre campanaria di San Michele. Assai apprezzate, inoltre, le lezioni di yoga al tramonto al giardino Scandaglia, così come le esperienze dedicate al mondo dell’olio. Tra le passeggiate in programma, quella di Nico Miraglia, figlio di Accursio Miraglia, sindacalista e presidente della prima Camera del Lavoro siciliana, ucciso dalla mafia nel 1947, farà rivivere le ultime ore di vita del padre.
Nei primi due weekend sono stati oltre 1500 i visitatori che hanno scelto Sciacca dove il festival è tornato per il sesto anno consecutivo.