Trame Mediterranee di Gibellina la mostra dal titolo Roba Stagnata - Antiche ceramiche di Burgio.
La mostra è organizzata dall’Associazione Culturale “Pro Muceb – Museo della Ceramica di Burgio”, dalla Fondazione Orestiadi e dal Museo delle Trame Mediterranee con il patrocinio dell’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia “Maria Accascina” dell’Università di Palermo e del Comune di Gibellina. L'esposizione artistica è curata da Vito Ferrantelli, Enzo Fiammetta, Sergio Intorre e Maria Reginella.
Nelle vetrine della mostra saranno esposti manufatti in maiolica, nella quasi totalità inediti, di varia tipologia della prima metà del XVII secolo realizzati dalle botteghe di Burgio, nei quali si può leggere la stretta connessione con la produzione calatina coeva.
Alla fine del XVI secolo, infatti, un gruppo di ceramisti, appartenenti alle più importanti botteghe di Caltagirone si trasferì a Burgio, influenzando in maniera profonda la produzione dei ceramisti locali. I calatini insegnarono ai ceramisti di Burgio, dove, peraltro, esisteva già una produzione di terrecotte per usi domestici, l’impiego degli smalti e dei colori. Nacque così, a Burgio la ceramica artistica con il suo periodo aureo che si estende tra la seconda metà del XVII secolo e la prima metà del XVIII, grazie anche ad una ricca e raffinata produzione di vasi da farmacia.
La mostra resterà aperta e, dunque, visitabile al pubblico fino al prossimo 16 gennaio 2024. Come si ricorderà, l'esposizione è stata preceduta da una interessante Preview che si è tenuta a metà luglio.
Il Museo delle Trame Mediterranee, istituito nel 1996 dal Senatore Ludovico Corrao, esprime attraverso le collezioni esposte la molteplicità dei linguaggi artistici che rappresentano degnamente la complessa storia culturale del Mare Nostrum, contesto di riferimento delle opere esposte. All'inaugurazione saranno presenti tanti appassionati ed esperti del settore, guidati dagli organizzatori e dal Presidente della Fondazione Orestiadi Calogero Pumilia.
I dettagli nelle parole del Presidente dell'Associazione culturale Pro Muceb Vito Ferrantelli.