che ha immerso e travolto lo spettatore, proiettandolo in una nuova dimensione del concetto di ascolto. È tutto questo il percorso sonoro e drammaturgico dal titolo “Per mano degli Empi”, ideato dal compositore Accursio Antonio Cortese e realizzato con il supporto e la regia teatrale di Salvatore Catanzaro. Tre le repliche dello spettacolo che sabato scorso, alla chiesa del collegio di Sciacca, hanno registrato il tutto esaurito.
Una rappresentazione che ha visto protagoniste anche “le sindoni” di Cosimo Barna, alcune delle ultime opere di uno degli artisti saccensi più noti a livelli nazionale, scomparso nel 2017. E' stata proprio l'amicizia e la stima reciproca tra Barna, Cortese e Catanzaro a spingere il compositore saccense a mettere su quest'opera.
La storia narrata è quella di Giobbe, uomo giusto messo alla prova da Satana. Gli empi sono i suoi amici che provano ad indurlo a peccare. Giobbe rimarrà, però, fedele a Dio e per questo sarà premiato.
In scena, il protagonista è stato interpretato da Pasquale Bentivegna, accompagnato da: Pippo D'Antoni, Tino Bonaccorso, Filippo Gulino, Silvia Curreri e Annarita Maretta. Attori che hanno dato un corpo alle voci registrate e manipolate da Accursio Cortese, quelle di Serena De Filippi, Sergio Masieri, Fulvio Santangelo, Liliana Abbene, Vito Graffeo e Vincenzo Catanzaro, altro grande artista che Sciacca ha recentemente perso. Oltretutto, Vincenzo Catanzaro, si è occupato anche della traduzione in siciliano di alcune parti del libretto dell'opera.
Come si diceva, una rappresentazione unica, realizzata con l'ausilio di ben 21 casse dalle quali il suono è arrivato, potente, allo spettatore. Sound design accompagnato da un disegno luci e da led-wall sparsi tra il pubblico e gli attori in scena. Chi ha assistito allo spettacolo è stato travolto, a 360 gradi, da una narrazione imprevedibile, senza capire la provenienza del suono: da qui il termine “acusmatico”.
Il tutto, è stato impreziosito dalle opere di Cosimo Barna, presenti in un catalogo realizzato proprio in memoria dell'artista, dal titolo “Il Pescatore di Moltitudini”, presentato sempre sabato scorso al Circolo di Cultura. Circolo presieduto da Giovanni Di Vita, altro storico amico di Barna, che ha coordinato l'evento supportato dal Flag “Il sole e l'azzurro” e patrocinato dal Comune di Sciacca.