insegnante di scienze in pensione, curatore da sempre di eventi di satira di alto valore che hanno riscosso sempre interesse e curiosità, scomparso la scorsa notte all'età di 71 anni. La sua prima rassegna di satira grafica risale al 1988 e Vito Maggio anche quest’anno avrebbe voluto vivere da ideatore, promotore e protagonista un evento legato al Carnevale di Sciacca. Era già stato contattato da alcuni operatori comunali per organizzare un momento a lui dedicato, proprio nel trentennale della sua partecipazione allo storico evento. E Vito Maggio si era già messo in moto per dare il proprio contributo e festeggiare in questo modo un importante traguardo. Esaudendo questo suo ultimo desiderio, la moglie Antonella, i figli Martino e Pier Vincenzo, hanno dato l’assenso a proseguire nell’organizzazione dell’iniziativa dedicata a Vito Maggio, mettendo a disposizione tutto il materiale necessario ed offrendo il proprio contributo. Il Comune di Sciacca – con la collaborazione del Circolo di Cultura di cui era socio, con cui aveva realizzato tanti eventi, e della Melqart Communication, con cui aveva da tempo rapporti editoriali – ha pensato di confermare l’allestimento di una mostra antologica che, attraverso locandine, vignette umoristiche, cartoline, ripercorrerà le tappe più significative della sua instancabile attività che non è legata solo al Carnevale. Vito Maggio si è, infatti, anche occupato di campagne contro la mafia e contro il razzismo e di sensibilizzazione su diversi temi, con il coinvolgimento di tanti artisti, di livello nazionale ed anche internazionale.