è questo il titolo di un calendario di iniziative culturali a Sciacca dal 17 al 31 agosto, nella Multisala Badia grande. In programma: una mostra fotografica e una rassegna cinematografica con la proiezione, nuovamente sul grande schermo, di alcuni dei film più importanti diretti dal regista genovese. Iniziativa organizzata appositamente nell'anno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario della sua scomparsa.
E così, sabato 17 agosto sarà riproposto al cinema "Sedotta e abbandonata", celebre lungometraggio interpretato tra gli altri da Stefania Sandrelli, Saro Urzì ed Aldo Puglisi, quest'ultimo scomparso qualche settimana fa. Film che Germi girò proprio a Sciacca nel 1964. Ma Sciacca era entrata nel cuore del regista ligure già quindici anni prima quando, sempre nel centro agrigentino, girò "In nome della legge", con Massimo Girotti, tratto dal libro "Piccola pretura" di Giuseppe Guido Lo Schiavo, ripubblicato recentemente dall'editore di Sciacca Gianmarco Aulino e che sarà presentato il 19 agosto.
Tra gli altri titoli della rassegna dedicata a Pietro Germi anche "Divorzio all'italiana" e "Il cammino della speranza". A fine settembre sarà la volta di un convegno sul cinema di Pietro Germi e la Sicilia. La mostra fotografica è curata da Totò Di Marca e Franco Volpe. Saranno proposti anche documentari, quelli di Emma Cicala, Claudio Bondì, Sebastiano Gesù e Vincenzo Raso. Lo staff di cui si avvale Sino Caracappa in questa rassegna si compone di Emiliano Morreale, Raimondo Moncada, Nello Correale, Ivan Scinardo, lo stesso Vincenzo Raso, Luciano Accomando, Carmelo Franco e Gianmarco Aulino. A sostenere l'organizzazione dell'evento sono l'associazione culturale Pietro Germi, il comune di Sciacca e la libreria Ubik di Ornella Gulino.
"Rendiamo omaggio a questo gigante del cinema anche perché, con i suoi film girati a Sciacca, legò il suo nome alla storia della nostra città", dice Sino Caracappa, presidente dell'associazione culturale "Il Cortile" e gestore della Multisala Badia Grande. Multisala dove, all'ingresso, seduto su una panchina, da qualche anno si trova Pietro Germi sotto forma di statua in resina realizzata dall'artista Gabriele Venanzio.