d'arte di Luciano Bonaccorso che è stata inaugurata sabato sera a Burgio al Museo della Ceramica. Una esposizione a cura del critico d'arte saccense Anthony Francesco Bentivegna, promossa dal Muceb diretto da Mariano Merlino e dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Galifi, e sponsorizzata dall’Associazione Italiana Città della Ceramica e da Italea.
La mostra, perfettamente inserita tra le vetrine ceramiche burgitane, si compone di una serie di piccole sculture raffiguranti figure storiche e mitologiche del passato, svecchiate dall’utilizzo di abiti e accessori contemporanei. Miti antichi che sono stati tramutati dallo scultore in status symbol e icone pop, in pose da copertina e atteggiamenti altezzosi: una riflessione, dunque, sulle scelte dell’uomo di perseguire di discutibili modelli sociali.
L’offerta espositiva comprende anche un catalogo digitale facilmente scaricabile in sito tramite QR code. Le fotografie sono di Giuseppe Alongi. Il giovane artista Luciano Bonaccorso, grazie all’influenza dello zio, scultore autodidatta, ha sviluppato ben presto una forte passione, appunto, per la scultura. Dal 2022 è docente di Scultura presso l’Istituto "Boscardin" di Vicenza, mentre nel 2023 ha collaborato con lo scultore vicentino Alberto Salvetti nella realizzazione di animali in terracotta.
Oggi vive e lavora tra Vicenza e Burgio. La mostra, inaugurata dinanzi ad una buona cornice di pubblico, è visitabile da martedì a domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Secondo il critico d'arte Bentivegna “la contemporaneità immaginata e plasmata da Luciano Bonaccorso è lo specchio di una società che eleva la propria esteriorità a valore assoluto...”.
Delle sculture interessanti, quindi, che ben dialogano con le ceramiche policrome del Muceb di Burgio.