la Passione, la Morte e la Risurrezione di Gesù. Nel giovedì santo si ricordano sia l'istituzione dell'Eucarestia e del sacerdozio, sia la consegna ai discepoli del comandamento dell'amore. In mattinata viene celebrata un' unica messa in tutta la diocesi, officiata dal vescovo, chiamata “messa crismale” perché durante la celebrazione vengono consacrati gli olii santi, cioè il crisma battesimale, l' olio dei catecumeni e l'olio degli infermi. Sempre durante la messa crismale vengono rinnovate le promesse effettuate dai presbiteri e dai diaconi al momento dell'Ordine sacro. La sera, invece, in ciascuna parrocchia, viene celebrata la messa in ricordo dell'ultima Cena del Signore, durante la quale viene rappresentata la lavanda dei piedi. È tradizione, dalle nostre parti, addobbare gli altari di ogni chiesa a ricordare i santi sepolcri. Tra gli addobbi tipici degli altari: i fiori bianchi, il vino, l’incenso e il grano. Fino all'anno scorso buona parte delle chiese di Sciacca rimanevano aperte per tutta la serata del giovedì, permettendo ai fedeli di pregare davanti agli altari. Quest'anno le disposizioni dell'arcidiocesi di Agrigento sono, però, diverse. Come abbiamo anticipato giorni fa, il triduo pasquale verrà celebrato solo all'interno delle parrocchie e non delle rettorie. Vale a dire che le chiese minori che dipendono da una parrocchia rimarranno chiuse. Gli altari saranno, quindi, allestiti all'interno alla Chiesa Madre, al Carmine, a San Michele, alla chiesa della Perriera, a San Calogero, a San Pietro; le altre chiese pare, invece, che rimarranno chiuse sia stasera, che domani, che sabato, eccenzion fatta per la chiesetta di San Leonardo dove vengono custoditi simulacri che domani verranno portati in processione.