l'edizione 2024 dello Sciacca Film Fest. Un bel momento che si è tenuto poco prima che iniziasse la proiezione de "Il giudice e il boss", il film di Scimeca che racconta di un magistrato antimafia, Cesare Terranova, e del suo collaboratore, Lenin Mancuso, uccisi nel 1979. Terranova fu il primo a mandare sotto processo la mafia dei corleonesi, quella capeggiata da Luciano Liggio, che si era impossessato del potere uccidendo il vecchio boss Michele Navarra. Al momento della presentazione del film ha preso parte, in collegamento, Attilio Bolzoni, grande giornalista e memoria storica dell'impegno civile contro la mafia.
Il sipario sullo Sciacca Film Fest è calato al termine di cinque giorni di proiezioni e di momenti di riflessione, attraverso l'emozione che solo il cinema può dare, sul tema delle Fragili creature, con gli alunni della scuola media Inveges che hanno giudicato i quattro film in concorso: "Il maestro che promise il mare", "Napoli New York", "I bambini di Gaza" e "Il ragazzo dai pantaloni rosa". Un festival ricco che ha proposto anche i cortometraggi di "Sciacca Instant Movie", che negli incontri col regista ha anche ospitato il bravissimo regista debuttante Giuseppe Carleo, che ha presentato "La bocca dell'anima", che sta ricevendo tantissimi consensi. E ieri al termine della proiezione del film Sino Caracappa ha presentato al pubblico la costumista Dora Argento.
Tra gli incontri più significativi degli ultimi due giorni anche lo spazio di arte cultura e cratività del Posiviri, con Accursio Todaro e Vincenzo Lipari che ne hanno parlato con Davide Schittone e il cortometraggio di Giuseppe Campo "Il rumore della vita Sciacca in quarantena".
Si conclude così un'edizione ricchissima dello Sciacca Film Fest in un anno intenso, che ha visto anche Sino Caracappa organizzare l'evento omaggio per i cinquant'anni dalla scomparsa di Pietro Germi. Sciacca Film Fest impreziosito anche quest'anno dall'arte di Federica "Frida" Grisafi.