capace di trascinare anche altre popolazioni. Il carnevale di Hammamet, che si è concluso ieri sera, è stato un trionfo di colori, musiche e coreografie tipiche del Carnevale di Sciacca e i cui protagonisti sono stati i tre carri allegorici che hanno sfilato per due giorni sulle vie del lungomare, realizzati da carristi saccensi. Si è così materializzato un progetto avviato anni fa dall'ex assessore allo spettacolo Salvatore Monte. Decisiva è stata la visita, lo scorso anno al Carnevale di Sciacca 2017, di una delegazione tunisina che, rimasta affascinata dalla festa, ha chiesto che fossero gli artigiani saccensi a realizzare i carri per il Carnevale di Hammamet 2018. E così Pietro Dimino, Michelangelo Spoto, Nicola Russo e Calogero Santangelo hanno sposato l'idea con grande entusiasmo e per alcuni mesi, in Tunisia, hanno lavorato alla realizzazione dei tre carri allegorici che lo scorso fine settimana hanno dato vita alla festa. Un Carnevale con tanto di presentazione, durante una conferenza stampa nei giorni scorsi, cui hanno preso parte l'ex assessore Monte e Calogero Gulino tornato a vestire i panni di Peppe Nappa. Poi, il via alla festa con l'atmosfera tipica del Carnevale di Sciacca. Molto apprezzati, dalla comunità locale e dai tanti visitatori e turisti che hanno riempito le strade di Hammamet, non solo i carri ma anche le musiche della festa saccense. E' sulle note degli inni del Carnevale di Sciacca, infatti, che tanti giovani del luogo hanno realizzato delle coreografie, che richiamano anche queste al Carnevale di Sciacca, dando vita ai gruppi mascherati che a terra hanno preceduto i carri allegorici, esattamente come avviene per la festa in maschera di Sciacca. E la storia del Carnevale di Sciacca è stata più volte raccontata, durante i due giorni di sfilata, dal palco delle esibizioni. Per la città di Sciacca, dunque, e per il suo Carnevale, un importante momento di promozione in terra tunisina. Una trasferta in Tunisia che ha riscosso grande successo e che ha centrato l'obiettivo, quello di trasferire e far conoscere la festa più importante della città oltre i confini nazionali.