Da Mazara del Vallo la mostra itinerante si sposta, quindi, nel comune messinese dove sarà inaugurata domani al museo della Ceramica allestito all'interno del Palazzo Trabia, visitabile fino al 30 giugno. La scelta di allestire la collettiva di ceramica a Santo Stefano di Camastra è tutt'altro che casuale. Era desiderio dello stesso Barna esporre in quel palazzo per “diffondere nelle sale della casa del Duca di Santo Stefano il tanfo del salato sciacchitano insieme ai volti deli scapuzzasardi stifanara” un giorno aveva scherzosamente confidato all'amico ed artista messinese Filippo Fratantoni, curatore, per l'occasione, della mostra. Cosimo Barna è infatti famoso per le sue opere aventi per protagoniste assolute le alici di Sciacca, sia dipinte che essiccate, impresse o tracciate. “Vasi Comunicanti” è una collettiva messa su da un gruppo artistico, “Sciamart”, nato per dare vita ad un percorso di ricerca attraverso l'utilizzazione della ceramica. Ad esporre saranno gli artisti ( saccensi e non ) : Eugenio Sclafani, Salvatore Catanzaro, Vincenzo Crapanzano, Stiefnu De Battista, Francesca e Giovanna De Santi, Antonino Fiocco, Emmanuele e Tania Lombardo, Sebastiano Lupica, Deborah Zarb Marmara, Roberto Masullo, Enrico Meo, George Muscat, Maria Teresa Oliva, Nicolò Rizzo, Salvatore Sabella e Filadelfio Todaro. Esposte, anche, alcune ceramiche dello stesso Filippo Fratantoni, oltre che, naturalmente, anche le opere di Cosimo Barna. È stato proprio lui, infatti, il collante che ha unito gli artisti coinvolti, lasciando a ciascuno di essi l'ambizione di esaltare la capacità umana di leggere, scrivere, sognare, attraverso l'antico e il moderno modo dell'interpretazione poetica della vita. Come dichiara, in una personale riflessione Marila Re, consigliere comunale di Santo Stefano di Camastra, in questa collettiva “il vaso che, per creazione umana, recepisce liquidi e solidi, si apre a qualcosa di altro e di diverso per arricchirsi e nutrirsi”. “Vasi Comunicanti”, come si diceva, sarà visitabile nella città messinese da domani al 30 giugno, per poi spostarsi in una nuova destinazione, probabilmente Gibellina. Il gruppo “Sciamart” è, anche, al lavoro per allestire la mostra a Sciacca nel mese di agosto.