saccensi Fabrizia Capostagno e Ambra Favetta tra i vincitori della seconda edizione del concorso “Marine Litter Art”, organizzato dall'associazione Marevivo Sicilia presso l'oasi di Eraclea Minoa e Bovo Marina, grazie alle risorse messe a disposizione dall'Agenzia Nazionale per i Giovani e da Fondazione Sicilia. Il concorso ha come obiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica al rispetto dell'ambiente e alla tutela del territorio e della natura, con particolare riferimento ai rifiuti di plastica di cui, purtroppo, spiagge e corsi d'acqua sono pieni.
In questo modo, l'associazione ambientalista vuole promuovere il territorio compreso tra Capo Bianco e la riserva di Torre Salsa, già riconosciute come siti di interesse comunitario. Le opere, infatti, sono state interamente realizzate con i rifiuti raccolti presso la spiaggia della riserva della foce del fiume Platani. Nove le sculture realizzate e sei i progetti fotografici portati avanti. A queste produzioni si sono aggiunte le cinque opere fuori concorso realizzate dai tutor del concorso. Tra questi il famoso artista Giuseppe La Spada, membro dell'Accademia delle Arti di New York e docente presso l'Accademia di Brera. Marevivo ha, successivamente, selezionato venti giovani concorrenti, provenienti da tutta la Sicilia, che hanno contribuito a realizzare una mostra, caratterizzata da forti contenuti ambientali. Fabrizia Capostagno ha vinto con l'opera denominata “Madre Plastica” che raffigura una donna incinta di un feto di plastica, mentre Ambra Favetta ha vinto nella sezione fotografia a pari merito con i palermitani Roberto Romeo e Riccardo Bozzotta. La giovane Silvia Pirrotta, inoltre, ha ricevuto un premio speciale per l'originalità dei contenuti e l'esposizione della sua opera “Dea Rifiuto e Rifugio”.
Oltre alle due saccensi premiate, hanno partecipato al progetto pure Beatrice Di Vita e Ivana Ciaccio, mentre sempre da Sciacca hanno aderito alcuni componenti della comunità Arcobaleno e del centro Sprar. La settimana è stata vissuta dai partecipanti all'insegna del vivere “plastic free”, utilizzando esclusivamente materiali naturali e biodegradabili, allo scopo di invitare alla limitazione o alla completa eliminazione dell'uso della plastica, che oggi costituisce la principale causa dell'inquinamento del mare.