le loro parole; la voce era quella delle socie della Fidapa che al pubblico presente alla sala degli Specchi della Badia Grande, ha letto quelle storie, drammatiche.
Storie di donne, di alcune che non ce l'hanno nemmeno fatta, che in questo modo per una sera hanno avuto di nuovo voce. A raccoglierle e metterle insieme Maria Grazia Catania, giovane socia della Fidapa e in questo caso regista dello spettacolo.
Spettacolo che ha portato il titolo di AcoltaLe, liberamente ispirato a Semtimi di Tea Ranno e che ha messo insieme storie di quella cronaca italiana, che spesso resta anonima nelle pagine di un quotidiano. Sabato, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, quelle storie, narrate, raccontate con sullo sfondo la musica, l'interpretazione e le opere esposte di Giacomo Marciante e Simona Maniscalco, che hanno ripercorso il tema della giornata, hanno dato voce alle tante donne che ne sono state vittime.
Il pubblico in sala ha seguito con attenzione e rispetto le testimonianze di donne succubi di violenze di ogni genere, psicologiche e fisiche.
Un'occasione per ricordare che storie di questo genere, spesso, sono meno lontane di quanto si immagini.