Diversi preparativi sono in corso lungo la fascia meridionale dell’Isola per la cosiddetta “ora della terra”: in diverse città sabato 30 marzo, si spegneranno le luci di monumenti e piazze dalle ore 20:30 alle 21:30.
I volontari del WWF Sicilia Area Mediterranea, con a capo il presidente Giuseppe Mazzotta, stanno organizzando una serie di eventi collaterali alla manifestazione globale, per sensibilizzare ulteriormente la popolazione contro gli sprechi energetici, in particolare ad Agrigento, Licata, Vittoria, Comiso, Ragusa, Mazara, ma anche a Menfi ed a Sciacca.
A Menfi, a luci spente, in pizza Vittorio Emanuele, animazione in collaborazione con il Comune, gli scouts, la consulta delle donne ed una scuola di ballo.
A Sciacca, ad animare la piazza Angelo Scandaliato, anch’essa al buio dalle 20:30 alle 21:30, saranno invece l’associazione Crescere Inseme e la Cooperativa Sociale Nica Onlus.
Quello di spegnere le luci per un’ora è, naturalmente, un atto simbolico, ma pian piano, grazie a questa ed a tante altre iniziative, soprattutto nell’ultimo periodo grazie al grido d’allarme di Greta Thunberg, la popolazione mondiale pare stia riflettendo davvero sulle cause dei cambiamenti climatici. Dopo che per decenni sono stati lanciati numerosi avvertimenti per il catastrofico stato del pianeta, adesso viene riconosciuta la grave situazione che si sta creando a causa dei mutazioni del clima in atto. “Gridi d’allarme – scrive Mazzotta del WWF in una nota - che si sono più volte concretizzati in accordi internazionali mai rispettati in pieno dalle nazioni che con cieca e incosciente disinvoltura hanno continuato a produrre gas serra ignorando il futuro dei propri figli. Ed è stata proprio una bambina, Greta Thunberg, a scuotere le coscienze dei “grandi”, costruendo un movimento giovanile che speriamo duri fino a modificare, realmente e presto, le politiche energetiche del mondo. Earth Hour è questo. È rafforzare il messaggio d’allarme, per scuotere le coscienze dei “grandi”, a livello planetario, partendo da Sidney in Australia, attraversando tutte le nazioni, come serve, com’è necessario che sia, - conclude Mazzotta - perché tutti insieme si possa sperare in un futuro per i nostri bambini”.