Tra i dodici siti aperti per l’occasione, quello più gettonato è stato palazzo Lazzarini che questo ultimo fine settimana, tra venerdì e domenica, ha registrato un incremento di visite rispetto ai week-end precendenti dal momento che la marchesa proprietaria ha deciso di aprire al pubblico alcune stanze private della residenza, che si sono aggiunte al giardino segreto e alla camera dello scirocco. A seguire, molto visitata sia dai turisti, sia dagli stessi saccensi, è stata anche la torre campanaria della chiesa di san Michele dalla quale è possibile ammirare un panorama mozzafiato della città, così come la Casa Comunale nell’ex convento dei gesuiti. Sold out, poi le passeggiate, compresa l’ultima di ieri per i palazzi nobiliari della città. Insomma, ottimo esordio per Sciacca, che ha messo in campo 37 giovani e meno giovani saccensi che per nove giorni hanno accolto ed accompagnato in un viaggio indietro nel tempo i visitatori dei luoghi previsti nel percorso di riscoperta della città, tra storia, aneddoti e curiosità. “Guide turistiche” per l’occasione accompagnate da 130 studenti coinvolti tramite l’alternanza scuola-lavoro, anche loro conduttori dei “gioelli” di Sciacca, il tutto supportato e tutorato dallo staff palermitano de “Le vie dei Tesori” e coordinato a livello locale dall’assessore Gisella Mondino, più che soddisfatta dell’esordio dell’iniziativa in città. Grande successo, dunque per il festival dell’arte e della cultura che ha chiuso in bellezza l’edizione 2019 un po’ in tutte e dieci le città siciliane coinvolte ( oltre Sciacca anche Naro, Sambuca,Trapani, Marsala, Caltanissetta, Noto, Siracusa, Acireale e Messina ) registrando, in totale, 77.368 presenze.
In provincia di Agrigento Sciacca è stata la città più visitata, tra le tre coinvolte, con i suoi quasi 5 mila sbigliettamenti. Naro ha registrato 2.991 partecipanti, poco più di Sambuca, con 2.706 visitatori. In generale, la città con più frequenze in assoluto è stata Trapani, che però non è nuova a questa manifestazione. Dopo il rodaggio dello scorso anno, ha chiuso ieri con 16.506 visitatori. Basta avviare il cammino, qunque, le voci girano e la gente partecipa. Vista l’ottima partenza per Sciacca, si spera in una seconda edizione del “Le vie dei Tesori”. Intato ieri sera la manifestazione si è chiusa in musica, con un concerto, a palazzo di città, quello degli “Sciarabbà”, con Salvatore Catanzaro alla voce, Michele Bruno alla fisarmonica, Accursio Cortese alle tastiere, Ezio Bongiovì alle chitarre, Valerio Oliveri al basso ed Alessandro Pusateri alla batteria. Sui racconti del Mediterrano, gli “Sciarabbà” hanno coinvolto i tanti presenti, per un saluto al “Le vie dei Tesori” che si spera possa essere un arrivederci.
Sono stati 4.936 i visitatori che hanno preso parte al “Le vie dei Tesori”, a Sciacca. Tra i dodici siti aperti per l’occasione, quello più gettonato è stato palazzo Lazzarini che questo ultimo fine settimana, tra venerdì e domenica, ha registrato un incremento di visite rispetto ai week-end precendenti dal momento che la marchesa proprietaria ha deciso di aprire al pubblico alcune stanze private della residenza, che si sono aggiunte al giardino segreto e alla camera dello scirocco. A seguire, molto visitata sia dai turisti, sia dagli stessi saccensi, è stata anche la torre campanaria della chiesa di san Michele dalla quale è possibile ammirare un panorama mozzafiato della città, così come la Casa Comunale nell’ex convento dei gesuiti. Sold out, poi le passeggiate, compresa l’ultima di ieri per i palazzi nobiliari della città. Insomma, ottimo esordio per Sciacca, che ha messo in campo 37 giovani e meno giovani saccensi che per nove giorni hanno accolto ed accompagnato in un viaggio indietro nel tempo i visitatori dei luoghi previsti nel percorso di riscoperta della città, tra storia, aneddoti e curiosità. “Guide turistiche” per l’occasione accompagnate da 130 studenti coinvolti tramite l’alternanza scuola-lavoro, anche loro conduttori dei “gioelli” di Sciacca, il tutto supportato e tutorato dallo staff palermitano de “Le vie dei Tesori” e coordinato a livello locale dall’assessore Gisella Mondino, più che soddisfatta dell’esordio dell’iniziativa in città. Grande successo, dunque per il festival dell’arte e della cultura che ha chiuso in bellezza l’edizione 2019 un po’ in tutte e dieci le città siciliane coinvolte ( oltre Sciacca anche Naro, Sambuca,Trapani, Marsala, Caltanissetta, Noto, Siracusa, Acireale e Messina ) registrando, in totale, 77.368 presenze.
In provincia di Agrigento Sciacca è stata la città più visitata, tra le tre coinvolte, con i suoi quasi 5 mila sbigliettamenti. Naro ha registrato 2.991 partecipanti, poco più di Sambuca, con 2.706 visitatori. In generale, la città con più frequenze in assoluto è stata Trapani, che però non è nuova a questa manifestazione. Dopo il rodaggio dello scorso anno, ha chiuso ieri con 16.506 visitatori. Basta avviare il cammino, qunque, le voci girano e la gente partecipa. Vista l’ottima partenza per Sciacca, si spera in una seconda edizione del “Le vie dei Tesori”. Intato ieri sera la manifestazione si è chiusa in musica, con un concerto, a palazzo di città, quello degli “Sciarabbà”, con Salvatore Catanzaro alla voce, Michele Bruno alla fisarmonica, Accursio Cortese alle tastiere, Ezio Bongiovì alle chitarre, Valerio Oliveri al basso ed Alessandro Pusateri alla batteria. Sui racconti del Mediterrano, gli “Sciarabbà” hanno coinvolto i tanti presenti, per un saluto al “Le vie dei Tesori” che si spera possa essere un arrivederci.