Questo il titolo del film documentario che sarà trasmesso in questi giorni su Tele Monte Kronio e che racconta il mistero, mai svelato del tutto, della nave Hedia e del suo equipaggio di 20 uomini, scomparsi nel nulla nel Mar Mediterraneo nel 1962. Di quell'equipaggio, faceva parte anche il marinaio saccense Filippo Graffeo. Il natante, finito in mezzo alla guerra franco-algerina che si stava consumando in quegli anni, non è escluso che sia stato sequestrato da unità navali francesi che ritenevano trasportasse armi destinate ai rivoltosi algerini. Ufficialmente la nave scomparve durante una burrasca con mare forza otto, nei pressi dell’arcipelago tunisino di La Galitè, ma non furono trovati né la nave, né i corpi, né salvagenti, né oggetti vari. Niente. A condurre le ricerche e le ricostruzioni storiche, Accursio Graffeo, nipote di quel Filippo, mai ritrovato.