cultura e rigenerazione urbana, che ha trasformato in luogo nuovo l'entroterra agrigentino, fondato dal notaio Andra Bartoli. È successo con il Museo diffuso dei 5 Sensi, che con Viviana Rizzuto ieri ha preso parte alla giornata di accoglienza di Karen Schinnerer, responsabile per la Stampa e la Cultura presso il Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli.
Un momento di condivisione, confronto e networking con artisti, visionari, imprenditori che hanno deciso di non aspettare più che qualcuno faccia per loro, così come ha dimostrato il notaio Bartoli, ma che si sono messi in azione da subito, e da subito hanno generato bellezza.
Viviana Rizzuto ha spiegato all'uditorio il particolare unico dell’esperienza del Museo dei 5 Sensi di Sciacca, improntata sulla trasversalità di coloro che vengono definiti attori del cambiamento. Non una singola impresa, neanche un’associazione culturale o solo un tipo di professionalità al servizio del progetto, ma tutte le categorie e, quindi, la comunità nel suo complesso, nel senso più vasto del termine, che si è attivata sinergicamente attorno ad un obiettivo uguale per tutti: lo sviluppo sostenibile del territorio.
Per la presidente del Museo Diffuso dei 5 Sensi Viviana Rizzuto solo la gente che abita un territorio ha il potere di trasformarlo, basta solamente che la comunità vive quel territorio assuma consapevolezza del proprio valore e impari a lavorare insieme agli altri formando un unico ecosistema.
Tutto si gioca sulle identità peculiari dei territori, che rappresentano un tesoro inestimabile per i suoi abitanti e per i cittadini temporanei che scelgono di viverli, anche se solo per un giorno. Ecco perché, secondo l'ingegnere Rizzuto, senso di comunità e narrazione identitaria rappresentano gli ingredienti di una ricetta vincente per lo sviluppo sostenibile dei nostri territori. La comunità di Sciacca lo sa e su questi due ingredienti sta puntando per generare crescita, felicità, benessere.
Un lavoro difficile, quello condotto dagli animatori del Museo dei 5 Sensi, che però continua anche grazie al coinvolgimento di personalità come il giornalista Emilio Casalini, che con il loro lavoro di divulgatori professionisti sostengono questo progetto anche attraverso utili consigli e audiovisivi dedicati nella fattispecie all'identità del territorio e alla sua narrazione. Come dimostra questo video pubblicato su Facebook.