Ma le celebrazioni, almeno a Sciacca non rispetteranno il tradizionale giorno dedicato al Santo. La processione slitterà di un giorno a lunedì 20, così come deciso dal vescovo Francesco Montenegro, per motivi quaresimali.
Una festa quella di San Giuseppe che a Sciacca sta tornando ad essere sentita, grazie anche alle iniziative promosse in questi anni dall'omonima Confraternita della chiesa dove si venera il Santo, in via Licata.
Diversi sono i comuni dell'hinterland dove la festa è davvero molto sentita e attesa, e dove per settimane si lavora all'allestimento degli altari di pane dedicati al Santo e poi offerti ai più poveri.
A Sciacca le celebrazioni sono già iniziate la scorsa settimana con la novena di preparazione alle festa e la celebrazione della santa messa ogni sera alel 18,00. Lunedì, giornata dunque scelta quest'anno per festeggiare San Giuseppe, le messe si terranno a partire dalla mattina alle 9,00, poi alle 11,00 e per finire la sera al rientro dalla processione intorno alle 19,00. Processione del simulacro del santo che percorrerà le vie del centro a partire dalle 17,30.
Proprio all'insegna del recupero delle tradizioni, sono state diverse in questi ultimi anni le tavolate allestite nelle parrocchie e in alcuni casi anche dalle associazioni di volontariato in onore di San Giuseppe, con l'obiettivo poi di essere donate ai più bisognosi.
Nel solco proprio del recupero delle vecchie usanze l'istituto Amato Vetrano di Sciacca, con le due sezioni dell'Alberghiero e dell'Agrario, torna ad organizzare per il secondo anno consecutivo la Tavolata di San Giuseppe. Lo farà lunedì prossimo nei locali del complesso della Badia Grande a San Michele. La Tavolata sarà aperta ai visitatori dal mattino alle 11, mentre alle 18,00 si esibirà il gruppo folkloristico della scuola media Inveges e alle 19,00 l'appuntamento è con la benedizione della tavolata e a la “Cena dei Santi” e poi la degustazione dei piatti preparati.
Un'occasione, affermano dall'istituto Amato Vetrano, per fare riscoprire ai più giovani le tradizioni religiose e quelle della tavola.Festa di San Giuseppe domani 19 marzo. Ma le celebrazioni, almeno a Sciacca non rispetteranno il tradizionale giorno dedicato al Santo. La processione slitterà di un giorno a lunedì 20, così come deciso dal vescovo Francesco Montenegro, per motivi quaresimali.
Una festa quella di San Giuseppe che a Sciacca sta tornando ad essere sentita, grazie anche alle iniziative promosse in questi anni dall'omonima Confraternita della chiesa dove si venera il Santo, in via Licata.
Diversi sono i comuni dell'hinterland dove la festa è davvero molto sentita e attesa, e dove per settimane si lavora all'allestimento degli altari di pane dedicati al Santo e poi offerti ai più poveri.
A Sciacca le celebrazioni sono già iniziate la scorsa settimana con la novena di preparazione alle festa e la celebrazione della santa messa ogni sera alel 18,00. Lunedì, giornata dunque scelta quest'anno per festeggiare San Giuseppe, le messe si terranno a partire dalla mattina alle 9,00, poi alle 11,00 e per finire la sera al rientro dalla processione intorno alle 19,00. Processione del simulacro del santo che percorrerà le vie del centro a partire dalle 17,30.
Proprio all'insegna del recupero delle tradizioni, sono state diverse in questi ultimi anni le tavolate allestite nelle parrocchie e in alcuni casi anche dalle associazioni di volontariato in onore di San Giuseppe, con l'obiettivo poi di essere donate ai più bisognosi.
Nel solco proprio del recupero delle vecchie usanze l'istituto Amato Vetrano di Sciacca, con le due sezioni dell'Alberghiero e dell'Agrario, torna ad organizzare per il secondo anno consecutivo la Tavolata di San Giuseppe. Lo farà lunedì prossimo nei locali del complesso della Badia Grande a San Michele. La Tavolata sarà aperta ai visitatori dal mattino alle 11, mentre alle 18,00 si esibirà il gruppo folkloristico della scuola media Inveges e alle 19,00 l'appuntamento è con la benedizione della tavolata e a la “Cena dei Santi” e poi la degustazione dei piatti preparati.
Un'occasione, affermano dall'istituto Amato Vetrano, per fare riscoprire ai più giovani le tradizioni religiose e quelle della tavola.