Il fratino è un minuscolo trampoliere, che arriva dall'Africa, inserito tra le specie da tutelare dalla Direttiva UE “Uccelli”, ed è l'emblema dello stato di conservazione delle spiagge: nidifica, infatti, solo nelle zone non inquinate. Una coppia di escursionisti agrigentini ieri ha trovato un piccolo uccellino apparentemente disperso, in una spiaggia di Ribera. L'istinto di salvare il pulcino ha spinto i due ragazzi a trattenerlo per cercare aiuto. Passavano da lì quattro ragazze del posto che hanno chiamato subito il presidente del WWF Sicilia Area Mediterranea, Giuseppe Mazzotta, residente proprio a Ribera, prontamente accorso sul posto e che dopo essersi consultato con alcuni esperti, ha convenuto di lasciare il piccolo sul luogo del ritrovamento. In seguito Giuseppe Scorsone, volontario WWF e vicepresidente dell'associazione Misilcassim, è stato invitato a raggiungere la zona in cui il fratino è stato prelevato, per provare a cercare la mamma dell'uccellino. Il piccolo fratino, una volta liberato, si è così messo a saltellare verso un canneto a raggiungere i suoi simili. Quella raccontata può sembrare una storia banale, ma non è così: si tratta di un fatto eccezionale se si pensa che in Italia dal 1993 al 2010 la popolazione del fratino è diminuita del 50% ed è un evento raro riscontrane un esemplare.
Ed a proposito di specie protette, i volontari del WWF Sicilia Area Mediterranea lo scorso fine settimana hanno perlustrato la costa di Licata per una operazione di monitoraggio finalizzata alla difesa sia del fratino di cui vi abbiamo appena parlato, sia delle tartarughe Caretta Caretta. L'occasione è stata utile anche per verificare lo stato di inquinamento delle coste da plastiche e rifiuti da contenimento del Covid 19, quali mascherine e guanti, che momentaneamente sembrano non destare grande preoccupazione lungo le spiagge del litorale licatese. Ma i volontari continueranno ad essere vigili per preservare l'ambiente e la natura dalle aggressioni umane.