Tra gli emendamenti varati all'interno della cosiddetta "manovrina" all'Ars
Un'interrogazione al presidente della Regione e all'assessore alla Salute è stata presentata dal gruppo parlamentare del Pd all'Ars capeggiato da Michele Catanzaro. Si chiedono chiarimenti in merito alla chiusura della U.O.C. Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca. "Da notizie di stampa si apprende che il Direttore generale dell'Asp di Agrigento, Giuseppe Capodieci, si è arreso rispetto al mantenimento della U.O.C. Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca, rimasta senza ortopedici in seguito al termine della convenzione con il Civico di Palermo. Pertanto, si intende procedere alla centralizzazione delle attività chirurgiche ortopediche presso una sola struttura ospedaliera, individuata nell'Ospedale di Agrigento;
il Reparto in questione era stato chiuso all’inizio del mese di luglio u.s. e si prospettava l’imminente riapertura attraverso una convenzione con l'Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo, la quale non è mai stata avviata;
il Direttore, attraverso apposita nota, ha informato delle circostanze l’Assessorato regionale della salute, in particolare sull’inadeguatezza dei Reparti di ortopedia degli Ospedali di Agrigento, Licata e Sciacca, evidenziando che sui 22 posti di dirigente medico previsti, solamente sei sono quelli ricoperti da personale di ruolo (di cui due con contratto part-time), mentre altri due posti sono ad oggi coperti con contratti a tempo determinato;
tali informazioni si aggiunge che dei tre posti di primario ne sono ricoperti soltanto due, uno dei quali, il dottor Giuseppe Tulumello, risulta essere stato trasferito dalle corsie di Sciacca - per le quali aveva vinto il concorso - all’Ospedale di Agrigento, fatto che ha determinato un’interruzione di pubblico servizio come denunciato dai Comitati civici;
considerato che
come elencato nella nota richiamata in premessa, sono diverse le iniziative poste in essere al fine di reperire ortopedici, le quali non hanno avuto l’effetto atteso, dall'avviso aperto per il conferimento di incarichi libero-professionali ai medici in pensione, alla pubblicazione di bandi (compresi quelli per reclutare medici stranieri), convenzioni e manifestazioni d'interesse;
non si comprende come si possa lasciare una struttura ospedaliera sede di D.E.A. di I Livello priva di una U.O.C. di ortopedia,
per sapere
quali iniziative urgenti questo Governo intenda porre in essere al fine di garantire la riapertura e il mantenimento della U.O.C. Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca;
per quali ragioni il primario assegnato al reparto in oggetto presta servizio presso l’Ospedale di Agrigento, circostanza che ha contribuito a determinare l’interruzione di pubblico servizio presso il P.O. di Sciacca.
FIRMATARI
On. Michele Catanzaro
On. Giovanni Burtone
On. Valentina Chinnici
On. Antonello Cracolici
On. Emanuele Dipasquale
On. Mario Giambona
On. Calogero Leanza
On. Dario Safina
On. Ersilia Saverino
On. Tiziano Fabio Spada
On. Sebastiano Venezia
“Nessuna dichiarazione di resa e tantomeno nessuna bandiera bianca riguardano l’efficienza dell’Unità operativa di ortopedia dell’ospedale di Sciacca per la quale la Direzione generale ASP sta anzi ponendo in essere ogni azione per il ripristino della piena funzionalità del reparto con il progressivo superamento delle criticità emerse”. E’ quanto afferma il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Giuseppe Capodieci, a margine della pubblicazione di alcuni articoli di stampa, per ribadire il pieno impegno aziendale. “Fatico a comprendere - continua il direttore - come mai i contenuti di questa nota, diretta all’Assessorato regionale alla Salute e già esposti in sede di Consiglio comunale a Sciacca non più tardi di una ventina di giorni orsono, siano riproposti in questa fase e, soprattutto, esposti con un taglio disfattista. I provvedimenti elencati per superare le criticità del reparto sono infatti in itinere, diverse azioni sono state già intraprese e confidiamo di completare le iniziative programmate nel breve. Fra queste, ribadisco, l’attivazione di una convenzione con l’ospedale ‘Buccheri La Ferla’ di Palermo, finalizzata a garantire l’esecuzione di sedute operatorie, e l’affidamento di un incarico di alta professionalità, ai sensi dell’articolo 15 septies del decreto legislativo 502/92, per il reclutamento di uno specialista ortopedico. Anche il primario dell’Unità Complessa, il dottor Giuseppe Tulumello, si è già attivato per svolgere settimanalmente una seduta operatoria presso il nosocomio saccense ed inoltre, in una logica di collaborazione interistituzionale, abbiamo raggiunto delle intese con altre aziende sanitarie della regione che formalizzeremo a breve. In aggiunta, per assicurare anche la continuità assistenziale nel post-operatorio, stiamo perfezionando l’iter per il reperimento di nuovo personale dopo aver completato, appena lo scorso 16 luglio, una selezione concorsuale con la quale avvieremo nuovi specializzandi all’iter di formazione in convenzione con diverse università siciliane. Analogamente siamo in dirittura d’arrivo per l’assunzione di tre medici ortopedici argentini che potrebbero prendere servizio già nel periodo estivo e diverse azioni sono già attive anche per quanto riguarda l’assistenza territoriale. Si evince bene quindi - conclude il direttore Capodieci - che, lungi dall’issare bandiera bianca, siamo anzi nel pieno centro di un’azione per il superamento delle problematiche che definirei massiva e che si fonda su un impegno costante da parte della direzione aziendale”.
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