Malgrado gli annunci, Aica stamattina non è stata
La docente e scrittrice saccense Antonella Montalbano Verde, è stata insignita a Jesi, nelle Marche,
Le sale cinematografiche siciliane soffrono,
Queste immagini risalgono a ieri mattina. Ritraggono l'annunciata passeggiata tra i boschi che circondano l'abitato di Sambuca di Sicilia, dove è stata effettuata una dimostrazione di ricerca e cavatura del tartufo, il cosiddetto "Oro nero" a cui il sindaco Giuseppe Cacioppo ha voluto dedicare una festa, che si è conclusa ieri. "Festa del tartufo", manifestazione promossa dal comune "Borgo dei borghi" che, dopo il successo delle "Case ad un euro", adesso sta puntando anche su promozione e valorizzazione di un prodotto dell'eccellenza agroalimentare e che punta ad ampliare i menù dei ristoratori, che potranno conquistare nuovi clienti tra quelli che fanno parte del turismo enogastronomico.
Presente alla manifestazione di Sambuca anche Antonella Barbadoro, direttrice dell'associazione nazionale "Città del tartufo". Ieri il gran finale della Festa, tra degustazioni, aperitivi, show cooking, fiera, zabbinata e spettacolo per bambini. Un evento che si inserisce all'interno dell'affermazione in Sicilia una autentica cultura del tartufo. E, proprio per assecondare questa tendenza, nel 2020 la Regione Siciliana ha approvato una legge (la numero 35) che contiene specificamente norme in materia di raccolta, coltivazione, commercio e tutela del consumo dei tartufi. Pochi giorni fa è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il regolamento che dà il via libera all'attuazione della legge.
È il micologo Giuseppe Papia Destrino, incaricato dal dirigente regionale del dipartimento Agricoltura Dario Cartabellotta, che sta seguendo passo dopo passo lo sviluppo della tartuficoltura in Sicilia. Ne è scaturita anche una task force, che opera a Cianciana (altra zona dell'entroterra agrigentino particolarmente vocata alle produzioni tartufaie), che si sta occupando di individuare e mappare tutte le aree che possiedano caratteristiche pedoclimatiche ottimali per lo sviluppo del tartufo. "Al momento - dice Papia Destrino - in Sicilia ci sono già tra i 500 e i 700 'cavatori' di tartufo. Diverse aziende hanno iniziato a fare coltivazioni, altre hanno intenzione di iniziare. Questo accade anche perché, con il prossimo Psr, sono previsti specifici contributi comunitari volti proprio ad incentivare la tartuficoltura. Manifestazioni come quella di Sambuca - conclude - valorizzano la legge 35, che punta ad affermare un vero e proprio comparto economico del tartufo nella nostra regione. Trattandosi di un prodotto d'eccellenza, potrà essere in grado di sostenere il rilancio dell'agricoltura siciliana".