I lavoratori stagionali che da anni si battono contro il dimezzamento dell'indennità di disoccupazione definiscono quello di sabato scorso il più importante incontro da quando hanno a che fare con qeusto problema. Hanno avuto infatti la possibilità di parlare con Matteo Renzi, significandogli la loro sofferenza per una questione che li vede incolpevoli, considerato che le aziende per le quali lavorano per un certo periodo dell'anno si fermano. Assistiti dal loro legale, l'avvocato Filippo Marciante, che è comunque anche un dirigente del Partito Democratico, e dalla parlamentare nazionale Maria Iacono, gli stagionali (lavoratori del settore turistico alberghiero ma anche ittico conservieri e marinai stagionali) si sono rivolti a Matteo Renzi in persona. Non si aspettavano che l'ex premier li ascoltasse per oltre 20 minuti, considerato il ruolino di marcia strettissimo dell'ex sindaco di Firenze. Persone che hanno spiegato a Renzi le loro ragioni: "non siamo lavoratori normali, e finendo i 6/7 mesi, non abbiamo altra occupazione". Molti i lavoratori mono reddito e che hanno mutui o che vivono in case in affitto. L'avvocato Filippo Marciante ha evidenziato la necessità di una categoria ad hoc per i lavoratori stagionali. Matteo Renzi ha assicurato il proprio impegno affinché gli stagionali vengano tutelati, garantendo che sottoporrà subito la questione ai consulenti del partito. Più di una volta Renzi ha chiesto se i lavoratori fossero a conoscenza del fabbisogno economico per risolvere la loro vertenza, per capire in che direzione potere reperire i fondi necessari. Lavoratori a nome dei quali oggi Vincenzo Mandracchia si dice soddisfatto, ritenendo che gli impegni assunti da Renzi siano stati sinceri. "Ora – conclude Mandracchia – come abbiamo sempre fatto, saremo attenti se dalle parole si passerà ai fatti.".-
Fin qui Renzi. Come abbiamo già detto sabato a Sciaccamare c'era anche il professor Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali. Al nostro microfono Micari parla delle prospettive delle prossime elezioni, e annuncia i suoi impegni per battere gli avversari. Tra i temi da lui affrontati al nostro microfono: le Terme e la Sanità.
Per qualche ora Sciacca sabato scorso è stata al centro della politica regionale e, perfino, di quella nazionale. All'Hotel Lipari di Sciaccamare il leader del Partito Democratico Matteo Renzi, insieme al suo libro dal titolo AVANTI, PERCHÉ L'ITALIA NON SI FERMA edito da FELTRINELLI, ha anche voluto con sé per qualche minuto sul palco il rettore di Palermo Fabrizio Micari, candidato alla Presidenza della Regione, il nome di colui che nell'immaginario dell'elettorato di centrosinistra, avrà il compito di far dimenticare Rosario Crocetta. Di fronte ad una affollata platea di simpatizzanti e di personalità più o meno di spicco del Partito Democratico siciliano, Renzi ha parlato dei suoi mille giorni al governo del Paese, della sua delusione per la sconfitta al referendum, della sua decisione di lasciare tutto e della spinta a tornare in gioco. Renzi ha risposto alle domande di Massimo D'Antoni toccando diverse questioni, tra cui quella riguardante la stessa inchiesta Consip. Renzi ha parlato poi di quello che, a suo dire, significa oggi essere di Sinistra. Non sono mancate, infine, le stoccate agli avversari della politica nazionale.Alla fine Renzi si è congedato ripartendo alla volta di Marsala. Prima però c'è stato spazio per il bagno di folla e di selfie.
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