Unitas Sciacca e Supergiovane Castelbuono. La società palermitana, infatti, ha presentato ricorso avverso all'esito della partita di domenica scorsa giocata, a porte chiuse, allo stadio “Gurrera”, valevole per la VIII giornata del girone A di Eccellenza e terminata con il risultato di 3 a 1 in favore dello Sciacca. Secondo il regolamento, ogni squadra è obbligata a mantenere in campo, per l'intera durata della partita, almeno due juniores, cosa che, secondo il Castelbuono, lo Sciacca non avrebbe fatto.
Il ricorso si basa su quanto l'arbitro avrebbe riportato nel cedolino del rapporto breve dove si annotano sostituzioni, ammonizioni e espulsioni. Stando al cedolino, consegnato alle due società, lo Sciacca, all'inizio del secondo tempo, avrebbe sostituito un calciatore juniores con un altro non juniores, eludendo così l'obbligo dei due fuori quota sempre in campo.
Il Castelbuono, dunque, a suo parere, ritiene che ci siano le condizioni per ottenere la vittoria a tavolino. Gli organi federali adesso dovranno esaminare il ricorso e fare le opportune valutazioni. Dal canto suo, l'Unitas Sciacca è tranquillo perché si tratterebbe soltanto di un errore di trascrizione da parte dell'arbitro. Come si evince, infatti, dal video della partita trasmessa in diretta sul canale Facebook su autorizzazione della Lnd, emerge chiaramente come la sostituzione è stata fatta in modo regolare e che l'errore è stato, probabilmente, del direttore di gara, che sul suo taccuino ha trascritto erroneamente un numero di maglia sbagliato, nel caso specifico il 4 al posto del 14.
Nel referto finale, diverso dal cedolino, è molto probabile che l'errore sia stato corretto. Le immagini video, però, non sono utilizzabili come prova. Per lo Sciacca, quindi, occorre soltanto sperare che l'arbitro e gli osservatori, nel referto finale, abbiano indicato il cambio regolare e corretto l'errore fatto nel cedolino.