costiera sita a nord di Taranto, in Puglia. Dieci atleti della nazionale italiana di fotosub, tra cui il saccense Santo Tirnetta, campione italiano in carica di fotografia subacquea, si sono immersi, appunto, nel Mar Piccolo per mappare la sua fauna ed esplorarne il ricco habitat naturale.
L’obiettivo era quello di catturare, dal punto di vista fotografico, il maggior numero di specie di pesci, cosa che si riesce a fare soltanto attraverso le speciali lenti delle macchine fotografiche e nel rispetto dell'ecosistema marino: sono queste, infatti, le regole di un safari fotografico subacqueo. Nello specifico, si è trattato di un progetto che ha visto insieme Università di Bari, Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee e Lega Navale.
Per i fotosub un’occasione unica per esplorare il ricco habitat del Mar Piccolo. Qui vive, per esempio, la più grande colonia di cavallucci marini dell’intero Mar Mediterraneo. Gli scatti effettuati verranno presto catalogati e studiati dai biologi per realizzare un censimento delle specie ittiche presenti nel Mar Piccolo. Un progetto importante che ha saputo coniugare sport, ambiente, rispetto, integrazione, comprensione e dialogo tra le specie, ossia i valori attraverso cui l’ONU sostiene il ruolo dello sport nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
L'evento è stato seguito anche dalla RAI che ha tributato ampio spazio al ruolo e alle capacità di Santo Tirnetta e di tutto lo staff della FIPSAS. “La conoscenza del mondo marino e, dunque, la consapevolezza dell'immenso patrimonio custodito in questo universo – scrive Antonella Attanasio, delegato CONI per la provincia di Agrigento, sono il primo passo verso il suo rispetto e la sua tutela in un cammino che arricchisce la persona nella sua totalità”.