strada Fidal. Appuntamento a Mazara del Vallo per gli appassionati di Sciacca che si sono misurati sulla distanza di dieci chilometri. Circa 500 gli atleti al via, provenienti da tutta la Sicilia. Vincitore assoluto è stato Diakite, in forza alla Universitas Palermo.
Nutrita la presenza dei runners saccensi appartenenti ai due sodalizi, Sciacca Running e Polisportiva Agatocle. Quarto posto assoluto e primo di categoria per Toni Puccio, primo tra i saccensi. Tra le donne 3^ assoluta Luana Russo, che si è piazzata anche al primo posto nella sua categoria SF40.
A seguire tutti gli altri: Guzzardo (3° nella sua categoria SM55), poi Casamassima, Verde, Allegro, Bono, Sclafani, Mangiaracina, Infantino, Ardizzone, Marciante, D’Asaro, Stefania Bono, Baldassano, Turturici, Gallo, Vaccarino, Sutera, Scirica (terza nella categoria SF), Raso, Chiaramonte (seconda nella SF65) e Rapisarda. Aggregato al gruppo dei saccensi anche un gruppo di appassionati di Menfi, della Polisportiva Menfi 95, che spesso condivide con alcuni saccensi allenamenti e partecipazione alle gare. Prossima prova domenica a Bagheria.
E passiamo alla mountain bike. Si è conclusa positivamente, in cinque giorni, l'impresa ciclistica degli atleti saccensi Tonino Bonifacio, Onofrio Corona e Paolo Avona che si sono disimpegnati lungo la via Francigena Fabaria da Agrigento a Randazzo.
I tre appassionati hanno sfidato percorsi impervi, composti da trazzere sterrate, sentieri montuosi con ciottoli e pietra lavica quando sono giunti alle pendici dell’Etna, per una distanza complessiva di 400 km e 7.000 mt circa di dislivello. Il percorso attraverso ben cinque province e venti comuni, un cammino detto anche via dell’acqua, dei castelli e della lava. Il percorso, tra gli altri, ha attraversato i comuni di Favara, Naro, Campobello di Licata, Ravanusa e Riesi, proseguendo per le distese dei campi di Butera e Niscemi fino agli splendidi centri di Caltagirone, Grammichele, Mineo, Militello e Scordia.
I bikers tengono a sottolineare che le bellezze viste e percorse lungo l’intero viaggio purtroppo sono fortemente minacciate dall’incuranza dell’uomo moderno, che abbandona in posti ben lontani dai centri abitati, spazzatura, rifiuti ingombranti e rifiuti speciali che lasciano un segno indelebile nell'ambiente. Le vie francigene sono percorsi ideali per scoprire una Sicilia primordiale, fuori dalle rotte convenzionali.