Giro d'Italia da Sciacca mercoledì 9 maggio. La manifestazione rosa, al via oggi da Gerusalemme, sbarcherà in Sicilia nei prossimi giorni. La quinta tappa prevede la partenza dalla città dei templi e l'arrivo a Santa Ninfa, per commemorare il cinquantesimo anniversario dal terremoto del Belice. Sono 153 chilometri, la prima parte della corsa si snoda lungo la statale 115 su un percorso interamente pianeggiamente, salvo l'attraversamento di Sciacca. La seconda parte del tragitto, invece, è rivolto interamente alla valle del Belice.
La corsa comincerà alle 13,15 da Agrigento con sfilata cittadina. Poi si percorrerà la statale 640 fino a Porto Empedocle, successivamente si imboccherà la statale 115 toccando prima il bivio di Realmonte e dopo lo svincolo per Siculiana; a Montallegro si giungerà intorno alle 14.10; poi lo svincolo di Ribera per le 14.30 e poco dopo quello di Caltabellotta. Si arriverà, quindi, a Sciacca, verso le ore 15: il gruppo entrerà da via Figuli, percorrerà corso Vittorio Emanuele e via Incisa. Attraversamento di via Cappuccini, dopodiché i ciclisti si immetteranno di nuovo sulla statale 115 e proseguiranno verso Menfi. L'attraversamento di Sciacca, dunque, durerà non più di 10 minuti circa. A Santa Margherita si giungerà tra le 15.36 e le 15.49, e qui è posto il primo gran premio della montagna di giornata, di quarta categoria (la più bassa). Percorrendo la statale 188 si scende toccando Montevago e Ponte Fiume Belice. Poi si passerà alla provincia di Agrigento e al Belice. Si transiterà all'interno di Partanna, tra le 16.05 e le 16.20. Si continua sulle provinciali 26 e 32 fino a Salaparuta. Pochi minuti dopo a Poggioreale è posto il traguardo volante, valido per la classifica della maglia a punti. Suggestiva sarà la salita verso Poggioreale antica, paese distrutto dal terremoto del 1968. Qui è posto il secondo Gran Premio della Montagna, sempre di quarta categoria. Stesso discorso per Salaparuta antica.
Poco prima delle 17 il gruppo passerà vicino al Cretto Grande, sul luogo dove sorgeva la vecchia Gibellina. Il bivio per Santa Ninfa è l'ultimo passaggio prima di arrivare nel paese trapanese sede dell'arrivo della tappa, previsto tra le 17 e le 17.25. Gli ultimi chilometri sono piuttosto impegnativi: finale in discesa leggera fino a 2.200 metri dal traguardo, a questo punto si svolta a destra e inizia uno strappo di 1.200 metri con pendenze massime del 12 per cento. Subito dopo la strada torna in leggera discesa per poi risalire fino alla linea dell'arrivo.
Sempre il 9 maggio, l'amministrazione comunale saccense, le associazioni ciclistiche locali e gli organizzatori dell'evento proporranno un momento commemorativo in onore di Emilio Ravasio, lo sfortunato giovane ciclista caduto e successivamente morto mentre percorreva la tappa di Sciacca del Giro d'Italia del 1986. Il corteo giungerà sul punto dove Ravasio si accasciò per un momento di preghiera e la deposizione di un mazzo di fiori. A Ravasio, anni dopo, venne intitolata una via.