Anche il Movimento 5 Stelle si oppone alla delibera dell’assemblea territoriale dei sindaci dell’ambito idrico di Agrigento che intendono spalmare i debiti pregressi con fatturazione a conguaglio nelle bollette dell’acqua degli agrigentini. Lo dichiara il parlametare Giovanni Di Caro annunciando di avere chiesto la convocazione urgente della commissione Ambiente all’Ars con il dirigente generale del dipartimento acqua e rifiuti della Regione Siciliana Calogero Foti e i responsabili del servizio idrico dell’Agrigentino. Definisce scriteriata la decisione dell’Ati di Agrigento, anche da un punto di vista legislativo dato che la legge 296 del 2006 prevede che gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all’inizio dell'esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1°gennaio dell’anno di riferimento’. Insomma, dice il deputato Di Caro, una delibera che non sta né in cielo né in terra alla quale ci opponiamo fermamente nella totale tutela degli interessi dei cittadini che non possono subire la gestione allegra del servizio idrico dell’Agrigentino