a prevenire quelli che vengono considerati rischi potenziali per la sanità pubblica, la sicurezza e l’ambiente. Temi che prevalgono sugli interessi economici.
Un aspetto che tende ad eliminare anche i presunti rischi potenziali, e non solo quelli certi. I firmatari della lettera aperta fanno riferimento ad una sentenza del Tribunale Europeo del 2002, che attribuisce al sindaco un potere specifico. Agenzia Siciliana per il Paesaggio, WWF (Area Mediterranea) e Comitato Terre Sicane evidenziano poi che, a loro dire, la contrada Scunchipani, nella quale insiste la distilleria Kronion, si trova a circa 4 km di distanza in linea d’aria dal centro urbano di Sciacca e rientra in piena zona agricola dall’alto valore paesaggistico e identitario rispetto ad un uso secolare per la coltivazione degli olivi, ma anche di alberi da frutto, ortaggi e altre colture che sono cibo per gli uomini.
Nel tempo, si fa notare, la Piana si è evoluta verso una multifunzionalità legata all’incremento di coltivazioni di pregio, conversione al biologico e offerta turitico ricettiva.
E ancora, Agenzia Siciliana per il Paesaggio, WWF (Area Mediterranea) e Comitato Terre Sicane parlano anche delle 350 persone residenti tutto l’anno, dato che aumenta in estate. La conclusione è volta a quella che viene definita “incompatibilità senza ombra di dubbio del biodigestore con la zona in questione”.
Poi si avanza un elenco dettagliato dei pericoli in termini di inquinamento olfattivo e di qualità dell’aria, insostenibile incremento del traffico veicolare, messa a rischio delle altre attività economiche presenti sul territorio e diminuzione del valore commerciale degli altri immobili.
A fronte del diritto di un qualsiasi imprenditore di incrementar ela proprioa attività e perseguire il proprio obiettivo, Agenzia Siciliana per il Paesaggio, WWF (Area Mediterranea) e Comitato Terre Sicane vorrebbero fosse chiaro a tutti che nella gerarchia dei valori costituzionali l’interesse alla tutela dell’ambiente prevale sul pur importante interesse economico alla realizzazione dell’iniziativa. Non solo: nessuna norma o principio, a livello comunitario o nazionale, riconosce come prevalente l’esigenza energetica rispetto a quella della tutela paesaggistica.
La lettera aperta si conclude mettendo in evidenza che le preoccupazioni dei residenti e di chi ha a cuore la salubrità del territorio non sono sottovalutabili. La richiesta al sindaco è di interrompere e revocare qualsiasi iter autorizzativo e qualsiasi attività in essere dell’impianto sito a Sciacca facente parte della Moncada Energy Group.