dopo la decisione del governo della Regione di tagliare di quasi il 50% i contributi previsti in favore del trasporto pubblico urbano ed extraurbano. Scelta a quanto pare obbligata, scaturita dalla difficoltà di gestire un disavanzo generale della Sicilia di almeno 500 milioni di euro. Il necessario piano di rientro deve essere approvato dal governo nazionale. Cosa non ancora avvenuta. E allora dal primo luglio scatterà la scure dei tagli. Prime destinatarie: le aziende di trasporto pubblico, che garantiscono i servizi del trasporto su gomma di persone. Situazione che induce già a qualche timore rispetto al pericolo che, per dirne una, la Gallo Sais, concessionaria delle tratte da e per Palermo, possa fronteggiare l'emergenza o tagliando le corse o aumentando le tariffe. Naturalmente potrebbe fare entrambe le cose. C'è apprensione anche a livello dei trasporti urbani, sia nelle grandi città (come Palermo) sia nelle piccole (come Sciacca). Sulla vicenda è già intervenuta l'Associazione Nazionale dei Comuni, che ha chiesto alla Regione di ripensare questo provvedimento da molti definito un danno colossale per la rete siciliana dei trasporti su gomma.
A confermare la preoccupazione sono oggi i consiglieri di Progetto Sciacca Calogero Bono e Giuseppe Milioti, i quali hanno chiesto all'amministrazione Valenti Pertanto di convocare, nel più breve tempo possibile, una conferenza di servizi alla quale invitare l’assessorato regionale ai trasporti , sindacati ed addetti ai lavori per scongiurare che si verifichino gravi situazioni prima che sia troppo tardi. “Ci preme sottolineare – evidenziano Bono e Milioti - che oggi solleviamo il problema non per fare polemica politica ma per cercare di trovare una soluzione. I due consiglieri di opposizoine definiscono gravissimi i tagli previsti sui servizi di trasporto urbano ed ex-urbano a partire dal primo di luglio di quest’anno. “Se – sostengono - l’annuncio dell’assessorato regionale ai Trasporti dovesse diventare atto concreto, comporterebbe la totale soppressione dei servizi di trasporti su strada con il conseguente licenziamento di migliaia di lavoratori. Non possiamo permettere che ciò avvenga”. Fanno notare, poi, Bono e Milioti, come nel nostro territorio esistano delle realtà locali che potrebbero avere danni ingenti dal taglio di queste risorse per non parlare delle problematiche derivanti dalla mancanza di un servizio essenziale .