Sono quarantuno i migranti che hanno perso la vita dopo che un barchino, salpato da Sfax in Tunisia, si è ribaltato ed è affondato durante la navigazione nel canale di Sicilia.
L'Asp di Agrigento dovrà risarcire con oltre 100 mila euro gli eredi di una donna che aveva contratto una infezione a seguito di un intervento al femore. L'episodio risale a 16 anni fa. La paziente si era presentata all'ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca dopo una caduta accidentale. Le venne subito diagnosticata la frattura del femore: durante l'intervento, però, avrebbe contratto una infezione che la costrinse a subire una nuova operazione chirurgica prima di un lungo calvario. L'Asp dovrà adesso risarcire i familiari della paziente che, quattro anni fa, è morta. Il tribunale di Palermo, in particolare, dopo avere accertato che l'infezione avvenne durante quell'intervento chirurgico, ha condannato l'Azienda a pagare 101 mila euro agli eredi della donna. Tutto ha avuto inizio nel luglio del 2007 quando la donna, come si diceva, si era recata all'ospedale di Sciacca per una frattura del femore. Tre anni dopo – dopo avere nel frattempo contratto l'infezione e subito un nuovo intervento che non aveva risolto il caso - la donna ha avviato il procedimento civile che si è concluso solo nei giorni scorsi, al termine di un lungo iter, con i tempi che si sono allungati sia per la morte della donna che per quella del difensore dell'Asp. La somma liquidata dal tribunale è circa la metà rispetto a quanto era stato chiesto.
Partirà questa sera il Raid Sciacca-Palermo-Sciacca in notturna organizzato dal Vespa Club Sciacca Terme e che vedrà protagonisti circa 50 equipaggi provenienti da tutta la Sicilia.
Undici rinvii a giudizio, due proscioglimenti, altrettante condanne e una assoluzione.