La psicosi tra i genitori degli alunni che frequentano l'edificio scolastico di via Catusi (quello che ospita classi di materna ed elementare, tutte appartenenti al Primo circolo didattico "Giovanni XXIII") è scaturita dal caso sospetto di uno scolaro la cui mamma è risultata affetta da Covid-19. Da qui la decisione di ieri mattina assunta dalla maggior parte delle famiglie di non fare entrare i propri figli a scuola. Decisione assunta, peraltro, in assenza (fino a ieri mattina almeno) di specifiche comunicazioni da parte della scuola. Rapporto scuola-genitori che nel frattempo è stato opportunamente ristabilito. In ogni caso, per precauzione, già ieri gli operatori sanitari dell'Asp, a cui la dirigente scolastica Gabriella Scaturro ha comunicato i fatti, hanno sottoposto a tampone rapido gli alunni, a partire da quelli della medesima classe frequentata dal bambino in questione. Per tutti loro l'esito del tampone è stato negativo. Pare che manchino ancora i risultati degli ultimi tre tamponi, quelli che riguardano due bambini e un'insegnante. Cosa, questa, che al momento impedisce la regolare ripresa dell'attività didattica per tutti. La situazione in ogni caso sembra avere cominciato a tranquillizzare le famiglie, tanto è vero che questa mattina a tornare al lavoro sono stati regolarmente gli scolari di almeno un terzo delle classi.
Questa vicenda rivela come l'attenzione sul mondo della scuola sia alta, con protocolli sanitari piuttosto rigidi che vengono continuamente consultati per la gestione di eventuali criticità. L'amministrazione comunale, sia con l'assessore alla Pubblica istruzione Mondino, sia col sindaco Valenti, si sono appellati ai dirigenti scolastici a fornire tutte le informazioni necessarie affinché i genitori vengano messi a conoscenza nel dettaglio di tutte le iniziative assunte, soprattutto se, come nel caso specifico di via Catusi, la situazione induca a rasserenare le famiglie. Stando a quanto si apprende, peraltro, la direzione del "Giovanni XXIII" incontrerà in videoconferenza i rappresentanti dei genitori per fare il punto della situazione e per tranquillizzare sul fatto che tutto è assolutamente sotto controllo.
Al via il processo di secondo grado
Personale della Tenenza Carabinieri di Ribera, nel pomeriggio del 23 ottobre 2020,