Annata record, quella appena conclusa,
“Francesca Valenti cominci a fare la sindaca”
Non è una frase nuova quella che arriva dai 5 Stelle e, in particolare, dal parlamentare saccense Matteo Mangiacavallo. L’ennesimo richiamo è legato però alla campagna social intrapresanelle ultime settimane dal sindaco di Sciacca che mira ovviamente a dare risalto alle iniziative portate avanti dalla sua amministrazione ma che, a onor del vero, tanti commenti non proprio positivi sta generando da parte di quanti ritengono che nella pulizia di una via o di una zona della città non vi sia nulla di eccezionale. Questa mattina, con il consueto #BUONGIORNO SCIACCA, Francesca Valenti ha invitato i deputati regionali( i maschietti) dopo che sulla vienda è intervenuta Margherita La Rocca Ruvolo, ad attenzionare la questione biodigestore come problematica per l’intero territorio, non solo per Sciacca.
Il richiamo ai maschietti ha generato la piccata reazione di Matteo Mangiacavallo che si è affrettato a precisare di seguire la questione My Ethanol fin da principio, partecipando anche agli incontri col comitato Scunchipani . Il M5S è stato sempre presente coi suoi rappresentanti locali, ha aggiunto, evidenziando poi come l’impianto abbia ottenuto le autorizzazioni da parte del Comune di Sciacca e del Libero Consorzio di Agrigento, passate sotto il naso del sindaco che aveva promesso mari e monti per bloccarlo ma che, ad oggi, è riuscita soltanto a spendere migliaia di euro di soldi pubblici per una “super” consulenza”.
“Piuttosto che inventarsi una raccolta firme da attivista da partito ambientalista - conclude il deputato regionale saccense - se è convinta della relazione che ha chiesto, emetta un'ordinanza a tutela preventiva della salute dei cittadini, revochi in autotutela il provvedimento del Comune, o ne chieda la revoca al TAR. Faccia qualcosa da sindaco, chiosa Mangiacavallo mentre io continuo a fare il deputato regionale.
Se la buca è ben visibile e, dunque, evitabile, in caso di infortunio non può essere riconosciuta la responsabilità dell’ente,
Il consiglio direttivo dell’Ati ha scelto la Società per Azioni,