Ha trascorso la prima notte nel carcere piemontese di Alessandria, Giovanni Salamone, l’imprenditore agricolo agrigentino che ha ucciso la moglie,
Festa del cuoco in onore di San Francesco Caracciolo ieri all'Istituto Amato Vetrano di Sciacca.
E' stato vittima della prima strage che rivelò platealmente alla nazione l'esistenza e la pericolosità della mafia.
Si è tenuta ieri sera la riunione del centrodestra saccense, alla quale hanno partecipato i consiglieri comunali e i segretari dei partiti che compongono la coalizione locale. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Democrazia Cristiana, la Lista Messina, la Lega, Popolari e Autonomisti con l’obiettivo, viene evidenziato, di fare il punto della situazione politica e delineare le prossime tappe, sia programmatiche che politiche, per il futuro della coalizione.
La riunione, aggiungono gli esponenti del centrodestra, ha rappresentato un’occasione per discutere delle problematiche che riguardano la città e per definire una strategia comune per affrontare le sfide elettorali nei prossimi anni. La coalizione ha ribadito la volontà di presentarsi unita, operativa e pronta ad allargarsi, coinvolgendo non solo i partiti tradizionali, ma anche le forze civiche, con l’intento di creare un fronte comune capace di rispondere alle esigenze del territorio. Centrodestra, dunque, che si porta avanti e inizia a costruire il progetto per le amministrative del 2027 a Sciacca, ma che ha inevitabilmente affrontato anche il tema della mozione di sfiducia che potrebbe anticipare l’appuntamento elettorale in città. La questione viene seguita con attenzione e sarà oggetto di ulteriori confronti nelle prossime settimane, dichiarano infatti gli esponenti del centrodestra saccense che vogliono rafforzare il proprio ruolo e cogliere le sfide che si presenteranno. A tal proposito, la mozione di sfiducia proposta nelle scorse settimane da Blo’ e Brucculeri è stata prospettata proprio come una sfida da parte dei due consiglieri indipendenti al resto dell’opposizione di centrodestra. Lo testimoniano le reazioni fin qui registrate per quella che è stata vista comune una fuga in avanti. Blo’ e Brucculeri, però, tirano dritto e hanno invitato i colleghi del centrodestra ad integrare la bozza di mozione di sfiducia entro la fine del mese. Un pressing certamente non gradito, ma indubbiamente la questione è al centro del dibattito politico. Lo stesso presidente del Consiglio comunale Ignazio Messina, alla trasmissione l’Ospite, si è sbilanciato alquanto sull’argomento e, pur ritenendo probabilmente errata nella forma ( non nella sostanza) l’iniziativa di Blò e Brucculeri ha sostenuto che l’opposizione è ad un bivio: mozione di sfiducia al sindaco oppure una sorta di giunta di salute pubblica, con tutti dentro.
Pare chiaro, in ogni caso, che la tempistica non sarà quella dettata dai due consiglieri, con il centrodestra che intende ponderare meglio il da farsi rispetto ad un istituto, quello della mozione di sfiducia, che a Sciacca ha un solo precedente, risalente alla giunta allora guidata da Ignazio Messina.