Terme e ospedale, terreno di scontro politico sul fronte dell’attribuzione dei meriti. Sono oggi i consiglieri del Pd e di Sciacca Democratica a dirsi stupiti delle dichiarazioni del sindaco Di Paola ricordando come la reazione del primo cittadino fosse stata quantomeno fredda quando,
Non si è fatta attendere la replica del deputato regionale Matteo Mangiacavallo, capogruppo del M5S all’ARS, alle dichiarazioni del direttore generale dell’ASP Salvatore Lucio Ficarra. Lo scontro è ormai aperto e va anche oltre le questioni relative al pronto soccorso di Sciacca e al rinnovo dei contratti ai precari. Ficarra ha sostanzialmente legato alla querela da lui presentata l’atteggiamento particolarmente critico del parlamentare saccense e Mangiacavallo oggi ribatte annunciando a sua volta di voler querelare il manager.
Cinque milioni e quattrocentomila euro. A tanto ammonta la somma che a giorni sarà nella disponibilità del Comune di Sciacca. Si tratta dei fondi previsti dall’accordo di programma quadro Comune, Stato, Regione, Invitalia e Rocco Forte, quello che ai primi anni duemila autorizzò il via libera al Verdura Golf and Spa Resort. Somme naturalmente dalla destinazione vincolata.
Un’assegnazione concreta di somme che, giungendo dopo così tanti anni dalla loro destinazione formale, induce a più di qualche riflessione sulla natura della burocrazia regionale.
Abbiamo approfittato dell’occasione della presenza nei nostri studi di Fabrizio Di Paola per parlare anche di politica. Il sindaco ha detto che renderà nota la sua decisione di ricandidarsi o meno alle prossime amministrative dopo il referendum costituzionale di ottobre.
Coraggiosi. Ancora così potrebbero definirsi quanti scelgono di venire in vacanza a Sciacca dall’Italia o dall’estero e per farlo sviaggiano in aereo. I due aereoporti di riferimento, vale a dire Palermo e Trapani Birgi, da questo punto continuano a garantire pochissime corse da e per la città.
Girgenti Acque non può effettuare i distacchi dei collegamenti fognari agli utenti morosi e per almeno due ragioni: la prima, naturalmente, di carattere igienico sanitario e di tutela della salute pubblica; la seconda perché non c’è alcun articolo del contratto di servizio che lo preveda.
Scatta la protesta dei genitori dei bambini che frequentano il plesso Fazello di via Licata. La mancata attivazione dell’impianto di riscaldamento, nonostante gli annunci e le promesse, ha portato le famiglie ad assumere la decisione di non mandare a scuola, a partire da oggi, i propri figli. “Non era possibile continuare a far lezione al gelo”, dichiara al nostro Telegiornale uno dei genitori Accursio Sclafani